Siticibo/ Como: ventimila porzioni di alimenti destinate in un anno a chi soffre

 

«La povertà, anche a Como ha assunto sfumature diverse: non sono più solo i senzatetto che hanno bisogno di aiuti alimentari.
Oggi in città ci sono famiglie in condizioni precarie per la perdita del lavoro di uno o entrambi i coniugi, anziani soli, persone che dopo le separazioni famigliari si trovano in difficoltà economica».
È la considerazione principale dei volontari di Siticibo, al termine del lavoro svolto nel 2013. Il programma di micro logistica dedicato agli alimenti freschi o cotti, che coinvolge strutture, punti vendita della grande distribuzione, mense aziendali e scolastiche, con ritiri quotidiani, sotto la diretta responsabilità del Banco Alimentare della Lombardia. Sono 77 le strutture caritative raggiunte dall'attività del Banco della Lombardia a Como e provincia.
Grazie a queste realtà vengono distribuiti oltre 648mila chili di alimenti all'anno, per un valore di circa un milione e 800mila euro, a più di 9.400 persone.

Nel tempo, è cresciuto il recupero e calato lo spreco: le 16mila 400 porzioni di alimenti cotti recuperate nel 2012, sono diventate 20mila nel 2013, frutta e verdura sono aumentate di 400 chili, mentre è leggermente scesa la raccolta di pane e prodotti da forno, da 13mila a 10mila chili. «La richiesta di aiuto - aggiunge Siticibo - aumenta e speriamo continui ad allargarsi la sensibilità delle aziende e della distribuzione locale che ci donano eccedenze alimentari.
Siamo partiti cinque anni fa con solo tre donatori e altrettanti enti
di assistenza riceventi, mentre i volontari si contavano su una mano.
Oggi abbiamo aggregato 18 donatori, raggiungiamo 20 strutture di assistenza e carità tra cui mense dei poveri, comunità di accoglienza e recupero, case-famiglia e altre situazioni simili».

Siticibo a Como può contare oggi su due furgoni refrigerati e 40 volontari.
La sede operativa è in un locale messo a disposizione da uno degli enti raggiunti dal servizio, Casa Ozanam. Dalla ristorazione organizzata - mense aziendali, ospedali, mense scolastiche ma anche da esercizi commerciali al dettaglio e all'ingrosso e da alcune catene della grande distribuzione, viene recuperato surplus di cibo fresco e cucinato, ma non servito, per donarlo a chi ne ha bisogno, attraverso l'opera di organizzazioni benefiche che assistono le fasce più deboli della città. Il servizio è gratuito sia per chi dona il cibo, sia per chi lo riceve e si avvale di volontari.

 

Fonte: Il Giorno ed. Lecco - di Pa.Pi.