Aiuti Alimentari UE. Il progetto che rende l'Europa solidale


Ogni anno diciotto milioni di persone in Europa, poco meno di tre milioni e mezzo in Italia, vengono aiutate dal Pead, il Programma europeo di aiuti agli indigenti. Milioni di storie, di piccoli e grandi drammi personali hanno condotto questo "popolo transnazionale", pari al doppio di tutti gli abitanti della Svezia, a vivere una situazione di povertà tale da costringerli a chiedere aiuto.

Oltre mezzo milione di assistiti in più

Per il nostro paese si tratta senza dubbio di uno strumento importante per sostenere le fasce più deboli. Basta dare un’occhiata ai dati recentemente diffusi da Agca (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), i’agenzia che si occupa della gestione e della distribuzione agli organi caritativi delle derrate, per rendersene conto. Dal 2010 ai 2011 il numero di indigenti assistiti è cresciuto, infatti, di oltre 600 mila unita passando da 2,7 milioni a 3,3 milioni. I maggiori incrementi si sono registrati in Campania (da 509.928 a 666.065) e Sicilia (da 408.517 a 529.292) ma il numero è aumentato in tutto il paese, con l’eccezione della Valle d’Aosta. L'Italia non è certo un caso isolato, e in venticinque anni questo programma dell'Unione Europea ha fornito cibo e pasti caldi, tramite mense gestite da Organizzazioni non governative e associazioni caritative, a decine di milioni di persone in tutto il continente.

Nell'ultimo biennio l'Ue ha messo a disposizione del programma derrate alimentari e fondi per mezzo miliardo annuo. Ma in futuro questo strumento potrebbe essere fortemente limitato. Questo finora non è accaduto solo grazie all'impegno di alcuni governi europei, Italia in testa. Per mesi, infatti, a Bruxelles è andato in scena un braccio di ferro sui futuro del Pead, che ha visto protagonisti alcuni paesi dei Nord, impegnati nei chiederne una sostanziosa riduzione, e quelli dell’area mediterranea, convinti dell’importanza di difendere questa iniziativa a sostegno dei più deboli. […]

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