All’Istituto Aleardi di Verona la Colletta Alimentare è un gesto educativo
All’Istituto Aleardi di Verona la Colletta Alimentare è un gesto educativo
«Il nostro impegno con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è di vecchissima data. Saranno sicuramente più di 10-15 anni che siamo impegnati in questa in questa attività con gli studenti che partecipano ogni anno nei punti vendita e nei supermercati». Così Andrea Spaggiari, project manager dell’Istituto Aleardo Aleardi International School of Verona, una realtà scolastica che va dalla scuola dell’infanzia alle superiori coinvolgendo oltre 700 studenti.
«Da tre anni a questa parte però abbiamo deciso come comunità scolastica di dare un contributo ancora più concreto e tangibile a questa iniziativa benefica. Quindi abbiamo deciso di istituire una Colletta interna al nostro Istituto con la partecipazione oltre che degli studenti anche delle famiglie, del personale scolastico e di tutto di tutto lo staff».
Da subito ci si propone un obiettivo ambizioso: raggiungere una tonnellata di generi alimentari da donare. «Abbiamo iniziato con circa 500 kg il primo anno, siamo passati a 800 l’anno scorso e quest’anno abbiamo superato la tonnellata», racconta Spaggiari.
Ma accanto alla (nobile) competizione per donare sempre di più, «abbiamo sempre fatto più attività di sensibilizzazione verso questa attività e abbiamo cercato di far capire il senso di questo gesto semplice. Perché donare un pacco di pasta o una scatoletta di tonno o qualsiasi altro bene che abbiamo nelle nostre case e al quale grazie a Dio tutti noi possiamo accedere, può fare la differenza per molte persone che non fruiscono di questi beni che noi diamo per scontati».
Insomma la Colletta Alimentare come un gesto educativo. E come l’hanno percepita i ragazzi? «Partecipando alla Colletta Alimentare credo di essere diventata una versione migliore di me stessa, con una visione più ampia e riflessiva», scrive Giulia, quarto anno al Liceo Internazionale. «Mi ha aiutato a comprendere come ogni singolo individuo può fare la differenza e aiutare gli altri. Da questa esperienza inoltre ho notato come ogni altro studente che contribuiva all’iniziativa aveva il sorriso sulle labbra ogni volta che raccoglievamo un sacchetto di cibo. Questa attività ha significato molto per tutti noi e ci abbiamo messo tutto il nostro cuore e impegno».
«Questa esperienza rappresenta uno sforzo genuino di avere un impatto positivo sulla comunità», conferma Alessandro, anche lui al quarto anno del medesimo Liceo. «La dedizione e lo spirito collaborativo mostrati durante la Colletta Alimentare sono qualità che vanno ben oltre il contesto immediato. Questa iniziativa non solo affronta una grave questione sociale ma promuove anche un senso di unità e di condivisione tra tutte le persone coinvolte. Si tratta di una testimonianza del potere dell’azione collettiva e del servizio alla comunità».
«A livello di dirigenza noi abbiamo organizzato la Colletta», spiega Spaggiari, «però il contributo dei ragazzi è stato costante, i protagonisti erano loro. Andavano a parlare con i genitori che passavano per l’istituto spiegando le ragioni, il senso della Colletta e di questo di questo semplice gesto di donazione. Per loro è stato un momento educativo molto significativo. Molti mi hanno riferito che hanno capito l’importanza di quanto un gesto così semplice può fare la differenzanelle vite di altre persone non così fortunate come noi». E forse anche nella loro vita di ragazzi che si preparano al futuro.
Guarda l’intervista ad Andrea Spaggiari, project manager dell’Istituto Aleardo Aleardi International School of Verona.