Anno Europeo del Volontariato
1024x768 Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;}
"Volontari! Facciamo la differenza!": la Commissione europea inaugura l’anno europeo del volontariato 2011
"Se non vogliamo che le nostre speranze di costruire un mondo migliore e più sicuro restino vane, ci servirà sempre più l'impegno dei volontari" ha dichiarato Kofi Annan. È con questo spirito che 100 milioni di europei mettono a disposizione il loro tempo e la loro esperienza per aiutare chi ha bisogno e contribuire allo sviluppo delle proprie comunità. In un museo, un professore di storia dell’arte in pensione illustra i capolavori europei a visitatori stranieri. In un ospedale, uno studente delle superiori legge per i bambini ammalati. Un ex calciatore della nazionale allena una squadra di quartiere. Ci sono mille modi di fare la differenza. Per dare risalto a queste iniziative e incoraggiare un maggior numero di cittadini a impegnarsi a loro volta, la Commissione europea ha inaugurato oggi l’Anno europeo del volontariato 2011. La vicepresidente Viviane Reding, commissaria UE responsabile per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, unitamente a Jean-Marc Delizée, segretario di Stato per gli affari sociali del Governo federale belga, e a Marian Harkin, parlamentare europea, ha presentato lo slogan dell’Anno del volontariato: "Volontari! Facciamo la differenza!".
"Voglio rendere omaggio ai milioni di europei che si adoperano per migliorare il nostro mondo" ha dichiarato Viviane Reding, commissaria UE responsabile per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza. "Ciascuno di noi ha dentro di sé la capacità di farsi avanti e assistere chi si trova in difficoltà. Il volontariato rafforza i nostri valori europei fondamentali: la solidarietà e la coesione sociale. Inaugurando l’Anno europeo del volontariato, voglio invitare a sostenere quanti contribuiscono a fare la differenza. È tempo di condividere e di restituire, di impegnarci ad aiutare chi aiuta!" Da un’indagine Eurobarometro del maggio 2010 risulta che 3 europei su 10 dichiarano di essere impegnati in attività di volontariato. Esistono molte definizioni e tradizioni diverse in materia, ma c’è un aspetto che accomuna tutte queste attività: ogniqualvolta le persone si incontrano per aiutarsi a vicenda e sostenere chi ha bisogno, l’intera società e i singoli volontari ne escono avvantaggiati. Il volontariato permette alle persone di acquisire conoscenze, sfruttare le proprie capacità e ampliare le proprie reti sociali e spesso questo comporta nuove o migliori opportunità di lavoro, oltre a contribuire allo sviluppo personale e sociale.
La Commissione aiuta i giovani a partecipare ad attività di volontariato. Attraverso il Servizio volontario europeo, migliaia di adolescenti e di giovani si recano all’estero per insegnare, promuovere la sensibilizzazione culturale e sviluppare importanti competenze di vita. Ad esempio, nella residenza Verahus di Copenaghen, i volontari assistono gli ospiti disabili nella loro vita quotidiana, organizzando con loro attività ricreative quali pittura, musica, giochi e sport e accompagnandoli nelle gite.
Per mettere in luce il lavoro dei volontari, incoraggiare altri a unirsi a loro e sormontare le difficoltà che essi devono affrontare, l'Anno europeo del volontariato 2011 persegue quattro obiettivi principali:
- ridurre gli ostacoli al volontariato nell’UE;
- conferire autonomia e responsabilità alle organizzazioni di volontariato e migliorare la qualità del volontariato;
- premiare e riconoscere le attività di volontariato;
- sensibilizzare al valore e all’importanza del volontariato.
Per conseguire tali obiettivi, la Commissione incoraggerà lo scambio di buone pratiche tra le autorità degli Stati membri e le organizzazioni di volontariato. Verrà rivolta particolare attenzione alla formazione dei volontari, all’accreditamento e alla certificazione della qualità e a un collegamento efficiente ed efficace tra i potenziali volontari e le opportunità di volontariato. La Commissione incentiverà nuove iniziative europee per la costituzione di reti onde favorire gli scambi transfrontalieri e le sinergie tra le organizzazioni di volontariato e altri settori, segnatamente le imprese.
Nel corso dell’Anno del volontariato saranno poste in evidenza e promosse centinaia di attività e progetti. A livello di UE, esse comprendono:
- tour AEV2011: i volontari viaggeranno per un anno nei paesi dell’UE, presentando il proprio lavoro e incontrando i responsabili politici e i cittadini in ogni tappa del viaggio;
- rete AEV: 27 reporter volontari della rete seguiranno le attività di 54 organizzazioni di volontariato elaborando relazioni audio, video e scritte che saranno trasmesse dai media. Alla fine dell’anno, le diverse relazioni serviranno per realizzare un documentario sull’Anno europeo e sul suo tour, di qualità adatta alla trasmissione;
- quattro conferenze tematiche da organizzare nel 2011 per affrontare questioni fondamentali in tema di volontariato: l’8 gennaio, a Budapest, sul riconoscimento del volontariato; maggio/giugno: omaggio ai volontari e al loro prezioso contributo; ottobre: conferire autonomia e responsabilità alle organizzazioni di volontari; dicembre: conferenza conclusiva sulle sfide future.
La Commissione lavora a stretto contatto con l’“Alleanza” delle organizzazioni di volontariato, il Parlamento europeo, gli Stati membri, il Comitato delle regioni, il Comitato economico e sociale europeo, il Consiglio d’Europa e i volontari delle Nazioni Unite.
Cos'è l'Anno europeo del volontariato
L'Anno europeo del volontariato è al tempo stesso una celebrazione e una sfida. E' una celebrazione dell'impegno gratuito di milioni di donne e di uomini che in Europa dedicano una parte del loro tempo libero al servizio degli altri. Alcuni si impegnano ad esempio nel loro quartiere, nella loro città, a scuola, in un ospedale o in un club sportivo; altri si mobilitano in favore della protezione dell'ambiente; altri ancora si impegnano nel sociale o in opere umanitarie in altri Paesi. La loro azione e quella di migliaia di associazioni che esistono ad oggi in Europa cambiano le cose nelle nostre vite, in un modo che talvolta non immaginiamo neppure. Cosa sarebbe il mondo senza volontari! Fare in modo che i non-volontari si interroghino e lanciare loro una sfida: questo il secondo obiettivo di questo anno europeo. In effetti, anch'essi possono mettersi a cambiare le cose!
Il Tour 2011
Nel corso dell'anno 2011 avrà luogo il Tour dell'Anno Europeo del Volontariato, che
avvicinerà l'Europa dei volontari, ma avvicinerà anche i volontari della società nel suo insieme.
Storie straordinarie di gente ordinaria
I volontari sono al centro di storie uniche e di metodi d'intervento che mostrano a che punto l'impegno umano permetta di ottenere risultati incredibili. Queste storie straordinarie di persone ordinarie saranno una componente essenziale di tutte le attività che saranno realizzate durante l'anno.
Conferenze e altre manifestazioni
Le conferenze attireranno l'attenzione sulla realtà del volontariato nei paesi membri. Contribuiranno inoltre alle azioni politiche e alle iniziative di riforma che sono ugualmente intraprese dall'Alleanza per l'Anno europeo del volontariato, le quali continueranno a portare i loro frutti ben oltre la fine dell'anno 2011.
(tratto da http://europa.eu/volunteering)