Ass. Banco Alimentare Abruzzo/ C’è un tesoro di solidarietà negli sprechi alimentari

 

«Quando vedo questi numeri, mi rendo conto dell’enorme responsabilità che abbiamo, perché di merce purtroppo ne buttiamo via: vorremmo non farlo, ma non è facile». Mattia Perelli, direttore dell’Ipermercato Auchan di Pescara, è uno degli uomini di buona volontà che ieri si sono riunti attorno a un tavolo, all’università D’Annunzio di Chieti Scalo, per discutere di un tema molto attuale: ”Dar da mangiare agli affamati: le eccedenze alimentari come opportunità”. L’incontro era organizzato dal Banco Alimentare e partiva da una ricerca zeppa di cifre presentata da un docente del Politecnico di Milano, Marco Melacini, che ha scandagliato i mille rivoli nei quali prodotti buonissimi finiscono nel mare magno dello spreco: difetti di produzione, ordinativi sbagliati ( in eccesso) dalla grande distribuzione, packaging non conformi, addirittura forme dei frutti poco graditi dai consumatori...Un ben di Dio che vale miliardi di euro e che, soprattutto, potrebbe sfamare migliaia di persone.E su questo è intervenuto l’arcivescovo di Chieti, Bruno Forte, stigmatizzando l’avidità che sta dietro al consumismo sfrenato degli ultimi decenni e l’egocentrismo che fa sì che chi ha si disinteressi di chi invece non possiede neppure di che sfamarsi. Citando Sant’Agostino, monsignor Forte ha rilanciato il valore della sobrietà, mentre putroppo spesso il plauso della vanità prevale sul giudizio della verità. Concetti ripresi da Anna Morgante, docente della D’Annunzio, che ha criticato il vizietto di acquistare con gli occhi e non con il cervello, privilegiando confezioni ridondanti e complicate da smaltire nell’ambiente.

Chiusura di grande impatto affidata a Marco Lucchini, direttore della Fondazione Banco Alimentare, attiva da un quarto di secolo nel dar da mangiare agli affamati e conosciuta dal grande pubblico per la Colletta organizzata ogni anno l’ultima domenica di novembre: nel solo Abruzzo le persone assistite sono 44 mila, con 252 strutture di distribuzione e 30 volontari impegnati ogni giorno.

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Fonte: www.ilcentro.it