Ass. Banco Alimentare Liguria/ Estreme povertà. Cibo e casa prime emergenze

 

La spesa per fornire un aiuto ai più deboli è elevata, le esigenze lo sarebbero ancora di più ma le risorse, al solito, sono insufficienti. Bastano queste parole per sottolineare la gravità di una situazione che, ad oggi, appare senza uno sbocco e che può sintetizzarsi in quelle che sono le prime emergenze da affrontare: cibo e casa; casa e cibo. Siamo, si capisce, alla pura soppravvivenza quella che, già dalla semantica, segnale il passaggio della linea di confine visto che dopo i "nuovi" poveri siamo ormai approdati alle "estreme povertà".
La regione, attraverso Lorena Rambaudi, assessore alle Politiche sociali, ha preso atto del contesto generale e, in una delle ultime sedute di giunta, ha provveduta a far approvare un'autentica raffica di provvedimenti a sostegno delle fasce deboli: sette delibere in tutto, con l'obiettivo di portare un pò di ossigeno a chi davvero non sa più dove sbattere la testa. «Le linee di intervento scelte sono due: il sostegno al Banco Alimentare e i contributi ai Comuni» spiega Rambaudi, identificando così le due "braccia" operative con le quali cercare di contrastare le estreme povertà. Ed è intitolato proprio  così, "Estreme povertà 2012", il documento con il quale la Regione ha erogato 800 milano euro (600 mila solo per Genova) a favore delle fasce più deboli «considerando che il numero di chi vive per strada sta aumentanto sensibilmente» sottolinea l'assessore. Stranieri ma non solo; uomini in maggioranza ma anche il drappello delle donne sta aumentando considerevolmente; vittime di dipendenze varie ma anche anziani con pensioni indecenti. [...]


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Fonte: Corriere Marcantile - di Miriana Rebaudo