Ass. Banco Alimentare Umbria / Raccolta e distribuzione di beni alimentari

 

L'obiettivo del progetto "Zero Waste" è il recupero di cibo e beni invenduti a favore delle categorie sociali indigenti.
Accade sempre più spesso. La crisi sta facendo scivolare sotto la soglia di povertà persone e famiglie che fino a poco tempo fa appartenevano al ceto medio.
Per questo, perché i poveri non hanno soldi nemmeno per mangiare, il progetto "Zero Waste" promuove la raccolta e distribuzione di beni invenduti, soprattutto alimentari.
Approvato nell'ambito del Programma di contribuzioni 2012 di Philip Morris Italia attraverso il Fondo Vge-Pmi, "Zero Waste" è promosso dalla Regione in collaborazione con il Comune di Perugia, il Comune di Città di Castello (Zona Sociale 1) e il Cesvol Perugia e vede fra i partner operativi il Banco Alimentare dell'Umbria, l'associazione "Il Samaritano" e la Caritas diocesana di Città di Castello.

«Vogliamo rispondere a un disagio crescente, che interessa anche l'Umbria e che presenta risvolti drammatici sul fronte alimentare», afferma Alessandra Stocchi, Coordinatrice del Progetto per il Cesvol Perugia. «Lo scopo - prosegue - è di creare un modello trasferibile in altre aree della regione, a vantaggio delle attività produttive e commerciali, delle Pubbliche Amministrazioni e delle Associazioni ed Enti caritativi che operano sul territorio regionale». Come detto, l'obiettivo immediato è il recupero delle eccedenze alimentari e dei beni invenduti a favore delle categorie sociali più indigenti. «Si vuole, inoltre precisa Stocchi - diffondere una cultura del consumo sostenibile e consapevole e creare una rete di solidarietà dinamica e stabile fra mondo profit e non profit». Un modo, insomma per combattere gli sprechi e rivalutare i beni invenduti, che potranno acquistare un valore socio assistenziale, con ricadute positive a livello ambientale, economico, sociale e sanitario. [...]

 

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Fonte: Il Giornale dell'Umbria