Banco Alimentare Daunia. Due giorni per presentarsi alla città


Foggia - Piazza Cesare Battisti ha i colori della solidarietà. La "due giorni" del volontariato, organizzata dal Csv Daunia e giunta alla sua settima edizione, ha scelto di raccontare quel mondo silenzioso che a ritmo di tam-tam opera a favore dei più deboli nella piazza che sorge all’ombra del teatro "Giordano". Un programma ricco di eventi, pensati per tutte le fasce di età, dalle famiglie agli studenti e che ha chiamato a raccolta le diverse realtà del volontariato locale, con variegati stand allestiti in piazza.

«Siamo presenti a Foggia da circa 8 anni – racconta Giuseppe Mazzeo, coordinatore sociale di Csv Daunia - . Il nostro centro servizi ha sedi oltre che a Foggia anche in alcuni centri della Capitanata, come San Severo, Manfredonia, Lucera, Sannicandro Garganico, Troia e Cerignola. Abbiamo messo su già da un paio di anni un Tg sul volontariato, per divulgare anche quelle realtà positive che appartengono alla nostra terra e viene trasmesso un paio di volte a settimana sulla tv locale TeleDauna».

Circa una ventina gli stand in piazza, come quello dell’associazione Anfass, presente a Foggia già dal 1980 e che si occupa di ragazzi disabili: «Operiamo nel nostro centro diurno, tutti i giorni tranne la domenica - specifica Gino lacovino, segretario della stessa associazione -. I ragazzi dalle ore 8 alle 20 sono impegnati in diverse attività, dalla palestra ai laboratori manuali, effettuiamo anche il servizio mensa. Purtroppo abbiamo ricevuto un’amara sorpresa: l’intimazione di sfratto da parte del Comune». ll racconto prosegue: «L’amministrazione municipale nel 2009 ci aveva assegnato una sede, i cui lavori di adeguamento sono stati a carico di noi soci, 30 mila euro che stiamo ancora pagando. Abbiamo scritto all’amministrazione una lettera per spiegare l’attuale situazione, speriamo che si arrivi ad un giusto chiarimento, altrimenti dove andranno i nostri ragazzi?».
Non sono mancate le associazioni che si occupano di adozioni a distanza come la "Ciao bambini": «Di solito ci occupiamo di progetti con Paesi come la Costa D’Avorio - specifica Alfonsina Stallone presidente dell’associazione -. Nel nostro mercatino vendiamo anche bomboniere solidali».

Un’associazione quasi tutta in “rosa” e soprattutto giovane e l’AbioH: «Ci occupiamo dei piccoli pazienti ricoverati in ospedale - racconta Alessandra, una delle 13 volontarie -. Facciamo accoglienza, attività ludiche, siamo vicini anche alle famiglie dei bambini ricoverati. Siamo tutte ragazze laureate in scienze della formazione o laureande in una disciplina simile. Il nostro impegno è di tre ore a settimana. A fine mese parte un nuovo corso, con cinque incontri tecnici, 60 ore di tirocinio affiancati da tutor, cioè i nostri volontari».

Non manca all’appuntamento con la solidarietà l`associazione "San Michele arcangelo - pro bambini di Chernobyl", il gruppo di famiglie che da anni si occupa dell’accoglienza dei bambini ucraini della regione di Kiev: «Per noi è già arrivato il momento di effettuare il conto alla rovescia per l’arrivo dei nostri ragazzi - specifica Nunzia Bufo, vicepresidente della stessa associazione -. I bambini sono ospitati nelle nostre case per un totale di tre mesi all'anno (due mesi in estate ed uno nel periodo delle festività natalizie) e condividono la nostra vita familiare in tutto. La gran parte dei ragazzini vive negli istituti, oppure hanno una situazione familiare difficile, noi nel nostro piccolo siamo un punto di riferimento».

Presente anche lo stand del “Banco alimentare”: «Lo scorso anno c’è stata l’inaugurazione del nuovo capannone donato dalla famiglia Vassalli, ciò ha permesso una maggiore raccolta e stoccaggio di alimenti - spiega Gianluca Russo, direttore dell’associazione -. Gli alimenti sono poi distribuiti alle 51 strutture caritative, ovvero parrocchie, comunità e associazioni. Aiutiamo circa 10 mila persone in difficoltà nel nostro territorio. La tipologia dell’individuo che necessita di aiuto è cambiata, basta vedere nelle mense allestite nelle parrocchie, di fianco all’extracomunitario, troviamo padri separati, anziani soli, ma anche famiglie in cui è venuto a mancare il sostegno economico».

Stand particolare quello dell’associazione “Il veliero” che si occupa di ippoterapia per bambini affetti da autismo o ritardi mentali: «Sono anni che svolgiamo quest’attività - racconta Anna Maria Marchese, presidente dell’associazione - perché ci crediamo e ne vediamo i risultati. ll rapporto che si instaura tra il bambino ed il cavallo e una sana complicità, che favorisce effetti positivi sui piccoli fantini».

Fonte: Lorita Bruno – La Gazzetta del Mezzogiorno ed. Capitanata