Banco Alimentare di Alessandria. Sempre più nuovi poveri
Il tema del disagio e della povertà è infatti molto presente sul territorio tortonese, dove permangono e riemergono in allarmante aumento sia nelle forme economiche tradizionali che nelle forme delle cosiddette nuove povertà: la presenza di famiglie che apparentemente fino a qualche tempo fa andavano considerate al riparo da pericoli di indigenza e che ora si rivolgono alle strutture diocesane è consistente, anche tra i giovani e tra le persone di cittadinanza italiana. La diocesi con le sue strutture di intervento non dimentica i bisognosi e anzi nel periodo natalizio vengono messi in atto piccoli gesti che rendono l’assistenza offerta tutti giorni un po' più calorosa e familiare.
E' il caso dei pacchi alimentari distribuiti alla Casa di Accoglienza, che nel periodo antecedente le feste sono stati un po' più abbondanti del solito, inserendovi anche qualche dolce: «La nostra missione non è quella di fornire alimentari, cui sono deputate altre organizzazioni, dal volontariato vincenziano alla Croce Rossa. Presso di noi vengono 1800 persone registrate e i relativi familiari per avere vestiario e poter fare la doccia», spiega Eugenio Presciutti, responsabile della struttura «Abbiamo però 120 famiglie e persone che assistiamo, tutte tortonesi perché il nostro servizio avviene dietro presentazione di documenti e stato di famiglia, cui forniamo i pacchi alimentari. In genere li assembliamo con il materiale fornitoci dal Banco Alimentare, poi integriamo con nostri acquisti e donazioni. A dicembre abbiamo distribuito pacchi da nove chili l'uno, con qualche dotazione in più, come un torrone o poco altro. I pacchi arrivano a 150 in situazioni occasionali, come a dicembre. Per l'utenza non registrata indirizziamo verso gli altri centri di distribuzione, in modo che quasi tutti possano avere la loro parte».
Fonte:Il Piccolo - Giornale di Alessandria e provincia (S.B.)