Banco Alimentare Lombardia. Presente ad Expandere Alta Lombardia per favorire occasioni d'incontro con le imprese
ERBA (imu) Promossa a pieni voti la prima edizione di Expandere Alta Lombardia, andata in scena martedì scorso 15 maggio a Lariofiere, l’evento - organizzato dalla Compagnia delle Opere di Como, Lecco, Sondrio e Monza Brianza - ha chiamato a raccolta 512 piccole e medie imprese provenienti dalle quattro province lombarde. «Un risultato inaspettato - confessa Dionigi Gianola, direttore della CdO di Como, Lecco e Sondrio - Considerando il periodo difficile, le aziende si sono rese conto che era necessario mettersi in moto per contrastare la crisi. La presenza di grandi buyer internazionali, poi, è stata percepita da tutti come un’occasione imperdibile».
Expandere Alta Lombardia ha pienamente centrato il suo obiettivo: facilitare le collaborazioni tra le aziende. Nel corso della giornata, gli imprenditori hanno avuto la possibilità di conoscersi e confrontarsi tramite incontri diretti, tavoli di filiera e percorsi guidati. «Oltre il 60% appartengono al settore manifatturiero - continua Gianola - Per evitare il rischio di trovare solo le categorie riservate ai servizi, accanto ad un filiera verticale abbiamo creato una filiera orizzontale. E' risultata vincente la scelta di organizzare tavoli random che hanno garantito ai partecipanti un confronto a 360 gradi».
Tra i nomi di maggior rilievo, va sottolineata la partecipazione della catena Iperal Spa, del Gruppo Sigma e della multinazionale tedesca Edeka per il settore agroalimentare; per quanto concerne la meccanica, invece, c`era la Nissan. Senza dimenticare i buyers provenienti da Dresda, Francoforte e Stoccarda. «Abbiamo partecipato perché la Compagnia delle Opere ha organizzato l’evento curandolo nei minimi particolari - osserva Davide Cozzarolo, consigliere delegato di Sigma - Questa e una manifestazione di stampa anglosassone: gli imprenditori hanno la grande opportunità di sedersi sul desk e guardarsi negli occhi». Al taglio del nastro, in mattinata, è intervenuto pure Enrico Biscaglia: «Expandere-Alta Lombardia è un punto dal quale ripartire per cambiare il proprio modo di fare impresa», ha detto il direttore generale della CdO nazionale.
Da segnalare che all’evento hanno aderito alcune imprese del settore No-profit, fra cui il Banco Alimentare, che avranno modo di implementare le loro relazioni ed instaurare con le altre aziende un’occasione di confronto e crescita reciproca.
L'INTERVENTO. Bernard Scholz: «Non smettere di far crescere le vostre aziende»
ERBA (mbn) «Noi facciamo quello che possiamo lare e chiediamo a tutti di fare quello che possono». E' un invito a non lasciarsi scoraggiare e a continuare ad andare avanti quello che il presidente della CdO Bernard Scholz ha rivolto agli imprenditori che martedì sera (15 maggio, ndr) hanno gremito la sala Porro di Lariofiere in occasione di Expandere. In molti gli hanno fatto notare come sia sempre più difficile in un momento di crisi come questo affrontare anche l’enorme aumento della pressione fiscale.
Qualcuno ha sottolineato che in Italia è un’impresa lavorare e che se si va avanti di questo passo è praticamente impossibile non iniziare a guardare all’estero. Ma Scholz ha invitato a non smettere di far crescere le proprie aziende. «Noi siamo impegnati a rendere presente il problema tutti i giorni, ma non è facile - ha spiegato - Non è per trovare una scusante, ma c'è un problema importante: l'Italia deve pagare ogni anno 80 miliardi di interesse per il debito pubblico. Questa è la catena più impressionante e cioè i mille 900 miliardi di debito pubblico del nostro paese. Certo, i sacrifici che facciamo vengono da lontano e se non si abbassa la pressione fiscale, le aziende non ce la fanno più e così come anche le famiglie. E' un gatto che si morde la coda. Nonostante tutto ciò bisogna far crescere le nostre aziende. Abbandonare significherebbe creare una situazione ancora peggiore per i nostri figli. Il cambiamento sarà lento, ma necessario».
Un appello sentito è quello che Scholz ha rivolto agli imprenditori sul tema dei giovani: «Voglio incoraggiarvi a farli entrare nelle vostre imprese. La competitività del nostro paese aumenta con il numero di giovani impiegati nelle nostre aziende. Perché anche dalle testimonianze che abbiamo sentito qua vediamo che tanti giovani sono spinti alla rassegnazione dal cinismo degli adulti. E’ cinico dire che non vale la pena. Perché, invece, vale la pena».
Fonte: Giornale di Cantù (18/05/2012)