Banco Alimentare Sicilia Catania. Aiutato dalla comunità italo-americana di Philadelpia


Il Banco Alimentare di Caltanissetta (Associazione Banco Alimentare della Sicilia Onlus, n.d.r.), l‘organizzazione non a scopo di lucro che si occupa di raccogliere alimenti per poveri e nullatenenti del territorio nisseno, beneficerà di un contributo di 9mila dollari (al cambio attuale 6.831 euro) raccolti dalla comunità italo-americana di Philadelphia. Un’iniziativa che ha visto come anello di congiunzione il deputato nazionale del Pdl Alessandro Pagano. Quest’ultimo, assieme al presidente del Banco Alimentare Massimo Palumbo e al responsabile del Banco Alimentare di Caltanissetta ha illustrato i dettagli dell'iniziativa durante una conferenza stampa svoltasi ieri mattina (24-03-2012, n.d.r.) nella sede nissena del Banco Alimentare, alla zona industriale di Caltanissetta.

«Tutto è nato - ha raccontato l’on. Pagano - da un incontro con la comunità italo-americana di Philadelphia, nel corso di una cena di gala a base di prodotti tipici siciliani, al termine della quale sono stati raccolti 18 mila dollari. Si è pensato di destinarli alla Sicilia e come ente è stato scelto il Banco Alimentare, vista l'importanza del lavoro che questa Onlus svolge sul territorio. lo ho fatto da anello di congiunzione, ma il vero merito va ai nostri amici d'oltreoceano, due dei quali, Angelo Bio e Francesco Costanzo, sono di origine rispettivamente nissena e sancataldese». Palumbo e Messina hanno evidenziato che il Banco Alimentare, nella sola città di Caltanissetta, ha raccolto nel 2011, 160.000 kg di alimenti per un valore commerciale di 480mila euro per 4mila persone indigenti. A livello provinciale si parla invece di 1.000 tonnellate di alimenti per un valore di 3 milioni di euro, mentre sono 26mila le persone indigenti che il Banco Alimentare è riuscito ad aiutare nel 2011.

Il Banco Alimentare opera in sinergia con 116 strutture caritative (parrocchie, associazioni di volontariato, altre Onlus e via dicendo) per la raccolta e la destinazione degli alimenti alle famiglie povere. Massimo Palumbo ha affermato: «Veniamo aiutati anche dalle organizzazioni della grande distribuzione come i supermercati. Ma ogni contributo, ogni aiuto è bene accetto ed importante; fra l’altro, nell’ultimo anno, il governo regionale ha ridotto le sovvenzioni alla nostra associazione e quindi le difficoltà e la crisi si sono fatte sentire parecchio. Se il Banco dovesse chiudere, le conseguenze per i tanti poveri della Sicilia sarebbero davvero drammatiche».

Fonte: La Sicilia ed. Caltanissetta (V.P. - 25/03/2012)