Banco Alimentare Sicilia Catania. Un sostegno fondamentale all'associazione A.Vo.Di.C.


Mentre aumentano le richieste di aiuto rivolte all'associazione "A.Vo.Di.C", attiva da 12 anni e più recentemente in grado di offrire un piatto caldo a una sessantina di indigenti, si assomigliano le risorse per far fronte alla mensa della solidarietà "Abbiamo in cassa solo 300 euro - dice la presidente Angela Lentini –residui di un progetto finanziato dalla Regione che ci ha consentito di assistere alcune famiglie anche attraverso opere di manutenzione dei loro alloggi a cui ha provveduto un nostro sostenitore, l’architetto Giuseppe Vita, che ha seguito tutte le pratiche di natura tecnica".

Ultimate le esigue risorse economiche cosa succederà? “C’è il rischio di diminuire le portate, da due a uno - aggiunge la signora Lentini, con un passato di emigrata in Germania - fino a chiudere la mensa che si avvale, comunque, dei prodotti che ci arrivano dal Banco Alimentare che ci consentono di sopravvivere per due settimane e mezzo nell’arco di un mese". Ogni giorno la mensa è frequentata in media da 65 soggetti di cui una trentina consumano il pranzo al centro allestito in via Rovereto, nei locali di una chiesa dismessa, mentre la rimanente parte preferisce portare a casa le pietanze della giornata. "E c'è un motivo - continua la presidente dell’Avodic - perché si tratta di persone solo di recente risucchiate nel vortice della povertà ragion per cui manifestano una certa vergogna a stare con gli altri".

Ma oltre ai pasto, il centro offre il doposcuola ai bambini delle famiglie meno abbienti mettendo a disposizione insegnanti che prestano servizio in modo del tutto gratuito. Proprio nei giorni scorsi una famiglia che frequenta il centro ha chiesto ad Angela Lentini di diventare madrina di Angelica, una vispa bambina di sette mesi. Richiesta subito accolta e che ha coinvolto tutti i piccoli frequentatori del centro. Il battesimo si è trasformato in un momento di gioia e di partecipazione. Dopo la celebrazione eucaristica celebrata dall’arciprete don Mimmo Zambito e il rito dell'acqua versata nel fonte battesimale, è stato allestito un sontuoso banchetto preparato dalla volontaria Angela Varisano, esperta di cucina. Tra i sostenitori del centro anche numerose istituzioni: carabinieri, capitaneria di porto, prefettura, condotte agrarie. Ma nonostante gli slanci di solidarietà il rischio chiusura è dietro l’angolo.

Fonte: Umberto Re – Giornale di Sicilia