Banco Alimentare Valle d'Aosta. Nel 2011 distribuite 76 tonnellate di generi alimentari


GRESSAN - Raccogliere le eccedenze di produzione agricole, dell’industria alimentare, della grande distribuzione e della ristorazione, nonché i generi alimentari nel corso della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare di fine novembre per poi distribuire il tutto ad enti che si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri, agli emarginati e, in generale, a tutte le persone in stato di bisogno. Questa è la missione della Fondazione Banco Alimentare, nata in Italia vent'anni fa e resa possibile dai volontari che oggi sono in tutto 1.398 che operano con l’obiettivo di educare alla carità e alla condivisione dei bisogni dei più deboli.

In Valle d’Aosta il Banco Alimentare ha iniziato la sua attività nel 1998. Il primo magazzino temporaneo era sotto la chiesa di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta. Dal 2002 la sede è a Gressan in un magazzino sotto la Microcomunità reso disponibile dalla Comunità Montana monte Emilius, un ampia area che ospita in periodo normale 40 tonnellate di alimenti che sono in un centinaio di "bins", contenitori utili per la separazione degli alimenti in base al genere e alla scadenza. A gennaio 2005 e stata fondata l'Associazione di volontariato "Banco Alimentare per la Valle d'Aosta", che oggi conta 20 volontari che operano quotidianamente e dai 50 ai 300 che prestano la loro opera di volontariato durante eventi importanti come la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.

Il presidente dell'Associazione è Paolo Bonino, il vice Pierluigi Farinelli e il direttore Emilio Roda. «Durante il 2011 - dice Paolo Bonino - abbiamo distribuito 76 tonnellate di generi alimentari per un valore di circa 200mila euro e per un totale di 1.400 persone assistite. Sono diversi i benefici che derivano dall’attività svolta dai volontari: quello sociale, in quanto i prodotti ancora utilizzabili vengono salvati e non diventano rifiuti, ritrovando la loro originale destinazione e finalità negli enti caritativi che ricevono gratuitamente questi alimenti per i loro bisognosi; quello economico in quanto donando le eccedenze, le aziende restituiscono loro un valore economico offrendo un contributo in alimenti; quello ambientale poiché il recupero degli alimenti commestibili impedisce che questi divengono rifiuti e infine l’opera educativa che pone al centro del suo agire la carità, obiettivo principale dell'associazione».

Fonte: Sara Pinna – La Vallée Notizie (31/03/2012) / Foto: Andrea Gattullo