Colletta 2012/ La carità abita anche in cella

 

«Perchè lo faccio? Innanzitutto per dire a me stesso e agli altri che anche in questo posto c'è tanta umanità. E poi perchè fare del bene, nononstante tutti gli errori che ho commesso, cambia la mia umanità, e mi fa sperare in un futuro diverso». Fabrizio, detenuto nel terzo rafggio del carcere di San Vittore, ha preparato qualche prodotto da donare in occasione della Giornata nazionale della Colletta promossa dal Banco Alimentare per sabato prossimo.

Aveva fatto lo stesso l'anno scorso, aderendo alla proposta lanciata dai volontari dell'associazione Incontro e presenza che ogni settimana entrano nelle carceri milanesi. Un piccolo grande gesto di carità, la testimonianza che è possibile, ovunque e in qualsiasi condizione, condividere un bisogno elementare partendo dal desiderio di bene che abita nel cuore di ogni uomo. E che anche in carcere si può vivere secondo un'ipotesi positiva. [...]

 

In allegato la versione completa in pdf

Fonte: Avvenire - di Giorgio Paolucci