Colletta 2012/ Solo il dono può saziare quel bisogno che c'è ma non si vede

 

Le cifre delle tonnellate di prodotti alimentari raccolti nell'ultima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, oltre all’attività quotidiana di recupero delle eccedenze perché non diventino spreco, ci dicono che l'attività della rete Banco alimentare è ormai consolidata come una presenza stabile di grande efficacia nel coordinare e utilizzare al meglio le risorse, sempre più scarse, a favore di migliaia di strutture caritative che accolgono le persone più deboli, che altrimenti sono solo in parte tutelate dal settore pubblico istituzionale. La rete Banco alimentare si conferma in questo senso come un soggetto centrale di un welfare moderno capace di attivare non solamente i soggetti istituzionali, che pure sono indispensabili, ma valorizzare le risorse disponibili a favore di chi ha realmente bisogno, e il bisogno - occorre non dimenticarlo - non è una categoria di mercato se non è accompagnata da un reddito.

Non va dimenticato che uno degli aspetti di questa crisi è che il risparmio disponibile per le famiglie e la loro capacità di far fronte a imprevisti si è sensibilmente attenuato così di conseguenza anche la capacità di avere un tenore di vita alimentare dignitoso e stabile come si conviene a un paese civile come il nostro.

È a questa sfida di civiltà a cui la rete Banco alimentare continua ormai da anni a dare una risposta efficace sia a livello micro che ormai a livello macro. Allo stesso tempo dimostra con straordinaria chiarezza cosa significhi sussidiarietà e come questa possa essere declinata al meglio e senza alcuna sovrapposizione con un intervento pubblico che pure rimane necessario. Non va poi dimenticato che tutto questo si aggiunge a un contesto internazionale che rimane molto instabile e volatile.

 

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Fonte: www.ilsussidiario.net - di Luigi Campiglio