Colletta 2013/ Mi manca il pane. Tanti imprenditori chiedono aiuto

 

Macché immigrati. Oggi sono soprattutto persone della porta accanto che hanno perso il lavoro e imprenditori fagocitati dalla crisi a bussare alla porta della Colletta Alimentare. Il quadro è drammatico: in Valdera, Valdarno e Valdicecina si parla di una richiesta di aiuto lievitata del 25% rispetto agli anni passati.
Un vero e proprio stillicidio che travolge quelle che sono sempre state famiglie normali. «Il bisogno da noi è aumentato del 25% in linea con i dati regionali, coinvolgendo fasce di persone sempre più insospettabili: non solo immigrati, ma anche gente che ha perso il posto e imprenditori che hanno visto la propria azienda artigianale o commerciale chiusa», a fare la cornice è Eugenio Leone, responsabile della Colletta alimentare per la Valdera. In Toscana la Colletta viene fatta su più di 500 punti vendita della grande distribuzione e grazie all'aiuto di 12mila volontari che saranno presenti davanti ai supermercati pronti a ricevere quanto la gente vorrà donare della spesa. Nel 2012 la raccolta è stata di 710.000 kg di alimentari ridistribuiti ad oltre 80mila persone bisognose nella nostra regione Toscana.
Nel 2013 i bisognosi assistiti dal Banco Alimentare sono stati 101.300 con un aumento del 26,6%. «Il 30 novembre mobiliteremo più di 700 volontari per coprire 35 supermercati in provincia», continua Leone. «In questo momento di difficoltà per molti diventa ancora più fondamentale la generosità nella condivisione del dramma dei più poveri. La Colletta è un gesto di popolo libero senza preclusioni o discriminazioni sociali, religiose o politiche che vede uniti attorno ad un bisogno primario quale quello della mancanza di cibo per tanti svantaggiati nella nostra regione», chiude.

Fonte: Il Tirreno Pontedera (19/11/13) - di Francesca Suggi