Colletta 2013 / Nel 2013 aiuti alimentari a 1700 persone

 

I numeri parlano da soli: oggi, in Italia, circa tre milioni di persone sono seguite dal Banco alimentare; ma sono circa 5 milioni gli italiani che non riescono più a nutrirsi e più della metà sono alimentati da associazioni caritative.
Una situazione lacerante che non risparmia nessuna provincia e colloca il Polesine tra le province del Veneto più disagiate.
Una situazione tracciata con impietosa chiarezza dall'assessore ai servizi sociali, Antonio Saccardin, nel corso dell'incontro, promosso dall'associazione Banco alimentare, tenuto l'altra sera in Gran Guardia, in preparazione alla "Giornata della colletta alimentare". "Mai colletta è stata più provvidenziale per il tempo che stiamo vivendo" ha premesso Saccardin. Nei primi 4 anni e mezzo del mio mandato ho avuto 2.500 colloqui con persone in difficoltà. Negli ultimi 2 anni, oltre
2.500 le richieste di aiuto; numerose le chiusure di utenze; 83 gli sfratti, in 26 mesi, di famiglie con figli minori e altri 25 in itinere. E mentre in passato ci si metteva in fila per avere aiuti economici ora si fa la fila per presentare domanda per un lavoro perché senza lavoro non c'è dignità né identità. Nonostante quello che dice la politica, la luce in fondo al tunnel ancora non si vede. Anzi, qualcuno ha cominciato a dire che quando si vedrà una luce sarà quella del treno che ci travolgerà tutti. In questo 2013 sono state oltre 1700 le persone che sono andate a ritirare i sacchetti con gli aiuti alimentari, un numero raddoppiato rispetto al passato", ha concluso.

Partecipato da un numero consistente di persone, l'incontro di promozione della "Giornata della colletta alimentare", programmate per sabato 30 novembre, ha  registrato gli interventi di Giuseppe Beretta, referente per la provincia di Rovigo, Fabrizio Bassi, referente per il Banco alimentare nazionale, e Paolo Tosi,  responsabile del Banco alimentare per il Veneto.
"Una regione dove le persone in stato di bisogno sono passate, nel 2013, da 90.000 a 103.000 unità", ha detto Tosi. E ha concluso: "Purtroppo l'Europa ha tagliato gli aiuti e dobbiamo fortemente sperare che il numero dei volontari e dei donatori sia davvero grande, perché, di fronte al bisogno che riscontriamo, siamo sempre piccoli".

Fonte: La Voce di Rovigo (13/11/13) - di Lauretta Vignaga