“Coraggio Italia” in Piemonte: Coldiretti e Banco Alimentare promuovono una iniziativa di solidarietà per il prodotto fresco


Comunicato stampa Coldiretti Piemonte

La protesta degli autotrasportatori sta generando problemi anche a Torino. Mentre nei centri minori della grande città e nelle altre province piemontesi la situazione è sostanzialmente sotto controllo, a Torino il Banco Alimentare ha chiesto aiuto a Coldiretti Piemonte, in quanto iniziano a scarseggiare i prodotti freschi.

L’Organizzazione si è immediatamente attivata e domani mattina, 26 gennaio, a Moncalieri presso la sede del Banco Alimentare del Piemonte, corso Roma 24/ter, saranno caricati sui mezzi del Banco Alimentare 10 quintali di tomini freschi provenienti da alcuni caseifici cooperativi del Piemonte. Insieme a 12 quintali di cavoli ed a altrettanti quintali di insalata, varietà lattuga e canasta, saranno distribuiti nel circuito di 12 mense per indigenti nella città di Torino, servite stabilmente dal Banco Alimentare, tra le quali il Gruppo Abele e gli Asili notturni.

Dicono Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa, presidente e direttore di Coldiretti Piemonte: “Questa mobilitazione concreta di operosa solidarietà, “Coraggio Italia”, si realizza anche a Torino in sintonia con iniziative analoghe, intraprese da Coldiretti sul territorio nazionale. Vogliamo dire no a forme di protesta, che pesano ancora di più sui cittadini e dare il nostro sostegno a quanti, di giorno in giorno, vivono una situazione di crescente difficoltà per la scarsità di generi alimentari freschi nei negozi e nei supermercati”.

Aggiunge Roberto Cena, presidente del Banco Alimentare del Piemonte: “Ringraziamo particolarmente Coldiretti per questa operazione, perché a fronte di un bisogno crescente, abbiamo necessità di reperire sempre più cibo fresco. Quando situazioni di disagio degenerano in tali forme di protesta, ne segue un danno incalcolabile a tutti i cittadini. Ritengo straordinario che in un simile frangente due organizzazioni come Coldiretti e Banco Alimentare si mettano immediatamente a lavorare insieme per rispondere al bisogno, ognuno per la propria competenza, innescando modalità di cooperazione virtuosa assolutamente fondamentali, che danno un esempio positivo, tanto più di fronte alla possibilità di vedere sprecate delle derrate alimentari a causa di scioperi dissennati. Non si può e non si deve sprecare nulla”.

Tra i prodotti alimentari deperibili che non vengono consegnati dagli autotrasportatori, vi è il latte, la frutta e la verdura che rischiano di essere buttati, mentre nei negozi e supermercati, già si fatica a trovare ortaggi e insalata fresca.

Per questo, a Torino, come nelle altre città del Piemonte, gli agricoltori di Coldiretti continuano a garantire gli approvvigionamenti nei mercati di Campagna Amica, dove si trovano esclusivamente prodotti locali e a km zero.

“Pur sapendo che la situazione di difficoltà dell’economia è reale, con la protesta dei Tir, la crisi rischia di aggravarsi ancora di più e occorre sbloccare il prima possibile la situazione – concludono Rovellotti e Rivarossa - per combattere le speculazioni che si stanno verificando al dettaglio, il rincaro anomalo dei prezzi e dare un sostegno concreto a chi è sempre più in difficoltà nel fare la spesa alimentare”.

“Inoltre sulle principali piazze di Torino, capoluogo piemontese, saranno distribuiti volantini per informare i cittadini e i consumatori in merito alla problematica richiamando a quella straordinaria Italia del buon senso.
 
Torino, 25 gennaio 2012
 


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