Crisi: Cia, 1 famiglia su 3 taglia acquisti alimentari

 

(ANSA) - ROMA, 10 GEN - Anche a tavola la crisi fa sentire i suoi effetti negativi. Nel 2009 una famiglia su tre e' stata costretta a 'tagliare' gli acquisti alimentari, mentre tre su cinque hanno dovuto modificare il menu quotidiano e oltre il 30 per cento e' obbligato a comprare prodotti di qualita' inferiore. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito all'indagine svolta da Confcommercio sui consumi nel biennio 2008-2009. Sempre un 30% di consumatori - aggiunge la Cia - si rivolge ormai esclusivamente alle 'promozioni' commerciali che sono sempre piu' frequenti soprattutto nella Grande distribuzione. Una tendenza che, secondo le prime stime, sembra consolidarsi anche nel 2010, anno in cui i consumi alimentari sono rimasti praticamente al palo. In particolare, dai primi dati a disposizione si registrano, sotto il profilo della quantita', flessioni del 2,3 per cento per la carne bovina, dell'1 per cento per i prodotti ittici, dello 0,4 per cento per gli ortaggi, dello 0,5 per cento per i vini e gli spumanti, dell'1,8 per cento per il pane, del 2,1 per cento per la pasta. Dovrebbero, invece, risultare in crescita le carni suine e i salumi (piu' 0,7 per cento), le carni avicole (piu' 0,5 per cento), la frutta (piu' 0,8 per cento), l'olio d'oliva (piu' 1,8 per cento) il latte e i suoi derivati (piu' 0,8 per cento).