Emergenza Alimentare Italia / Famiglia assistita da due anni

 

Sull'articolo che riguardava il caso di un 46enne residente a Fiumefreddo impossibilitato a lavorare per via dei due ictus da cui è stato colpito, arriva la replica del sindaco Marco Alosi e della responsabile Caritas Maria Sciacca. «Penso che Fiumefreddo - ha detto Alosi - abbia da sempre dimostrato una grandissima  solidarietà nei confronti delle famiglie bisognose.
Solidarietà dimostrata dagli ottimi e puntuali Servizi Sociali del Comune, dalle tante associazioni del territorio e dall'immancabile operato della Chiesa. Cerchiamo di fare tutto il possibile».
II sindaco, infatti, tiene a sottolineare che l'anno scorso, a seguito dello sgombero della famiglia dall'abitazione a causa del crollo di un cornicione e dell'inagibilità dell'immobile, i servizi sociali hanno subito proposto un intervento socioassistenziale per affrontare le prime spese derivanti dallo sgombero il quale è stato  immediatamente concesso sotto forma di un contributo economico. Solo il 19 settembre 9/2013, invece, il fratello del 46enne ha richiesto un contributo economico per il disagio familiare aggravato dalle condizioni del fratello e tale richiesta con relativa documentazione presentata il 26 settembre è stata valutata ed esitata positivamente dai Servizi Sociali, con la concessione di un contributo economico già il 27 settembre.

«Sono state soprattutto le espressioni "indifferenza" e "muro di gomma" a farmi male - afferma Maria Sciacca, responsabile Caritas -: perché la famiglia è assistita da due anni secondo le nostre possibilità e mezzi. Il problema di Fiumefreddo è grande. Noi siamo 11 volontari e abbiamo 150 famiglie da gestire cui dividiamo spesa e vestiario, ma non sempre possiamo soddisfare tutte le necessità.
Non facciamo discriminazioni e trattiamo ogni famiglia equamente sulla base dei componenti familiari e del reddito. Tante sono le difficoltà con cui ci scontriamo. L'Agea rischia la chiusura e a dicembre la Comunità Europea bloccherà i contributi per il Banco Alimentare, linfa fondamentale per la Caritas che divide la spesa alle famiglie ogni 15 giorni.
Io soffro a non poter fare di più. Stiamo cercando altri canali, ma la crisi è sempre più grave. È nell'impossibilità che ci troviamo non nell'indifferenza».

 

Fonte: La Sicilia (11/10/13) - di Rita Patanè