Emergenza Alimentare Italia / Gli indigenti crescono, le risorse calano

 

«La solidarietà non deve conoscere crisi». Questo è uno dei motti che da anni padre Diego Sorbello, parroco di San Francesco al Carmine, propone non solo ai fedeli della sua comunità, ma a tutti i giarresi, soprattutto alla luce del grande lavoro che il suo gruppo Caritas, in collaborazione con il Centro Santa Chiara, porta
avanti nel territorio, aiutando numerosi bisognosi che, purtroppo, alla luce della difficile situazione economica del periodo che stiamo vivendo, sono sempre più in aumento.
Tuttavia, la situazione sta per divenire ancora più complessa, a causa della graduale diminuzione delle risorse provenienti dal banco alimentare, una delle principali fonti per l'approvvigionamento di quelle risorse che poi verranno donate a chi ne ha di bisogno.
«Le famiglie che ci chiedono aiuto
sono più di 300 - spiega padre Diego Sorbello - quindi possiamo dire che mensilmente con il nostro lavoro assistiamo almeno un migliaio di persone. Purtroppo, però, il numero di questi indigenti è gradualmente in aumento, e chi pensa che siano solo stranieri a chiederci aiuto si sbaglia, perché tanti sono i giarresi, e non solo, rimasti senza lavoro che non avendo altra soluzione si rivolgono al nostro centro per avere aiuto. I poveri sono una realtà che, da sempre, fa parte della nostra società e non possiamo rimanere con gli occhi chiusi, scaricando ad altri la responsabilità dell'offrirgli aiuto».


«Come se non bastasse - prosegue il parroco di San Francesco al Carmine - l'Unione europea ha deciso di tagliare numerosi finanziamenti al banco alimentare, che rappresenta una delle più importanti nostre fonti di sostentamento. Ciò significa
che, a partire dal prossimo anno, il banco inizierà a mandare risorse in quantità notevolmente ridotta, ma è possibile che alla fine non ci mandino proprio nulla. Per questo motivo abbiamo deciso di intraprendere alcune iniziative per cercare di tamponare questo problema. Prima di tutto stipuleremo degli accordi con quattro supermercati del nostro territorio, i quali per un mese ciascuno, ogni fine settimana, ospiteranno i nostri volontari che raccoglieranno le offerte dei clienti».
«Inoltre - conclude padre Diego Sorbello - proporremo ai locali giarresi e dell'hinterland di donarci tutto il cibo che dopo una giornata di lavoro avanzerà così, invece di essere buttato potrà sfamare i bisognosi, mentre si occuperanno i nostri stessi volontari di andare a prendere il cibo in questione dai vari locali».

 

Fonte: La Sicilia (11/10/13) - di Dario Calderone