Emergenza alimentare Italia / Il Banco Alimentare "orfano" degli aiuti dall'Unione europea

 

Mentre cresce in maniera esponenziale la necessità di aiuti alimentari da parte delle famiglie bisognose che vivono in Friuli, calano gli aiuti di cibo da parte dell'Ue. Col 31 dicembre prossimo, infatti, si chiude il «Pead», il «Programma europeo di aiuti alimentari agli indigenti dell'Unione europea», a causa della fine delle scorte di sovrapproduzione agricola, su cui si fondava il piano.
Il «Pead» supportava importanti realtà caritatevoli anche in Friuli, come il «Banco alimentare» con sede a Pasian di Prato, che serve non solo la nostra regione ma anche l'area di Treviso, quella di Belluno, parte dell'area di Conegliano e parte della provincia di Venezia. In sostanza, il 40% di quanto stoccato nei magazzini di Pasian arrivava proprio dall'Ue, attraverso gli aiuti Agea, sotto forma di generi di prima necessità e a lunga conservazione come pasta, riso, pelati e pure prodotti per l'infanzia.


Dall'inizio del prossimo anno, quindi, la fine del «Pead» avrà delle ripercussioni sensibili in Friuli e Veneto, con necessità, da parte del Banco alimentare, di ricorrere ad altre vie per assicurarsi scorte di cibo sufficienti per tutti. Le strutture convenzionare con la realtà con sede a Pasian oggi sono in tutto 350, per un totale di assistiti, nell'area di competenza, che ammontavano, lo scorso anno, a 52mila persone.
Gli aiuti in cibo distribuito nei 12 mesi del 2012 ammontano a 2021 tonnellate, 900 delle quali provenienti proprio dagli aiuti Agea; il costo complessivo, commerciale, di quanto è stato donato lo scorso anno attraverso Caritas, Cri e altri enti e associazioni caritatevoli, ammonta a 6,4 milioni di euro e, da quando è attivo il Banco Alimentare di Pasian, cioè dal 1996, il costo commerciale di quando distribuito con gli stessi canali ruota attorno ai 37 milioni di euro.

Attraverso la consolidata gestione operativa di Agea, da oltre 20 anni l'Italia beneficiava della rete del «Pead», garantendo di fatto alla filiera di aiuto alimentare agli indigenti quantità importanti di prodotti dei quali hanno beneficiato, nel 2012, oltre 3 milioni e mezzo di poveri.
Dal 2014, però, il quadro rischia di essere diverso. La Commissione europea, impegnandosi comunque a garantire un sostegno agli indigenti dell'Ue, ha elaborato la proposta di un nuovo fondo di aiuti europei per i bisognosi, il «Fead». Si tratta di un altro sistema e con una dotazione economica ridotta rispetto al passato.
Ogni Stato membro potrà scegliere di utilizzare il proprio finanziamento per lottare contro una o più forme di deprivazione, senza necessariamente optare per il sostegno alimentare; per l'Italia si ipotizzano circa 35 milioni di euro all'anno. In questo momento la proposta del «Fead» è in fase di discussione al Parlamento Europeo e al Consiglio dell'Unione europea.


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Fonte: Il Gazzettino Udine - di Paola Treppo

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