Emergenza Alimentare Italia / L'esercito dei disperati. In 1.800 cercano aiuto anche per mangiare

 

La povertà è sempre più diffusa anche nella ricca Valle d'Aosta.
Le persone sotto la soglia di povertà, secondo una stima, sono 4 mila. Di queste, 1.804 sono state servite quest'anno dal Banco alimentare, con un aiuto per sbarcare il lunario e mettere qualcosa in tavola.
Nei primi nove mesi dell'anno, le persone raggiunte da un aiuto del Banco, attraverso 45 organizzazioni, sono aumentate del 9 per cento e sono state 153 in più rispetto all'intero 2012: un ulteriore segnale che la crisi morde.
«Abbiamo chiesto una mano ai Comuni per andare a scovare i poveri, in modo che chi ha bisogno possa chiedere aiuto» spiega Paolo Bonino, presidente del Banco alimentare della Valle d'Aosta. Il Banco ha avuto a disposizione quasi 67 tonnellate di derrate alimentari: 45 tonnellate sono arrivate dalla giornata della Colletta alimentare, che tornerà sabato 30 novembre in oltre 60 punti vendita della Valle; 10 mila sono state raccolte con il progetto «Banchi per il Ban
co» nelle scuole della Valle; altrettante sono frutto delle eccedenze degli ipermercati.

L'associazione non può più contare, invece, sulla «scorta strategica» per fronteggiare eventuali calamità o emergenze.
Uno stock di alimenti che il Banco gestiva per la Protezione civile regionale, in grado di fornire un pasto per 2 mila persone per 5 giorni: «La Regione nel 2013 non ha ancora deliberato questo stanziamento - dice Bonino - che per noi rappresentava una riserva importante di alimenti di prima necessità sin dall'alluvione del 2000». Era circa 12 tonnellate l'anno di merce, valore 20 mila euro, che
quando si avvicinavano alla scadenza venivano inserite nella «catena solidale» del Banco alimentare e rimpiazzate con altri alimenti per garantire la riserva per le emergenze. «Questa risorsa venuta meno è rimpiazzata solo in parte dalle 10 tonnellate di alimenti raccolte nelle scuole» dice Emilio Roda, volontario del Banco, che aggiunge: «C`è da dire che la Regione Valle d'Aosta è l'unica in Italia a stanziare ogni anno 10 mila euro per il Banco alimentare».
Nonostante l'aumento delle richieste, le merci distribuite sono un carrello sostanzioso.
«Facendo due conti, distribuiamo circa 60 chili di alimenti a persona ogni anno - sostiene Bonino -, un quantitativo notevole se si pensa che altri Banchi italiani arrivano a un massimo di 20 chili». L'obiettivo è comunque di raccogliere di più: «Oltre agli alimenti, servono fondi per la nostra organizzazione interna, per le spese, per gli scatoloni» spiega Roda. Per questo, il Banco chiede un «Aiuto di cartone» per l'acquisto di scatole per il trasporto e lo stoccaggio merci.

 

Fonte: La Stampa Valle d'Aosta (10/10/13) - di Alessandro Mano