Emergenza alimentare Italia / L'UE rischia di affamare i poveri

 

E' una emergenza. E la cosa più grave è che pochi ne parlano. L'Ue ha deciso dal primo gennaio 2014 di non diffondere più attraverso il Banco Alimentare i prodotti "Agea". Senza i prodotti Agea si mette a serio repentaglio l'attività dell'associazione a livello nazionale e a livello locale. Il programma europeo di aiuti alimentari agli indigenti dell'Unione europea (Pead), cessa a causa della fine delle scorte di sovrapproduzione agricola, su cui si fondava il piano. Attraverso
la consolidata gestione operativa di Agea, da oltre 20 anni l`Italia beneficiava della rete del "Pead", garantendo di fatto alla filiera di aiuto alimentare agli indigenti quantità importanti di prodotti dei quali hanno beneficiato, nel 2012, oltre 3 milioni e mezzo di poveri.

Dal 2014, però, il quadro rischia di essere diverso. La Commissione europea, impegnandosi comunque a garantire un sostegno agli indigenti dell'Ue, ha elaborato la proposta di un nuovo fondo di aiuti europei per i bisognosi, il "Fead". Si tratta di un altro sistema con una dotazione economica ridotta. Ogni Stato membro potrà scegliere di utilizzare il proprio finanziamento per combattere una o più forme di deprivazione, senza necessariamente optare per il sostegno alimentare; per l'Italia si ipotizzano circa 35 milioni di euro all'anno.
In questo momento la proposta del "Fead" è in fase di discussione al Parlamento europeo e al Consiglio dell'Unione europea.

La Rete Banco Alimentare, dal 1989, quotidianamente recupera prodotti Agea che, per ragioni di mercato non possono più essere venduti, per donarli gratuitamente a strutture caritative (sono oltre 8.800 e assistono 1.800.000 persone ogni giorno) che offrono aiuto continuativo ai poveri in Italia. Il Banco Alimentare sta cercando alternative per reperire alimenti, ma non è un'operazione facile assicurare scorte di cibo sufficienti per tutti. La preoccupazione degli enti che sono assistititi dal Banco Alimentare è tanta, non solo, le famiglie che a sua volta sono assistiti dagli enti non riescono a comprendere come tutti i governi dell'Ue, proprio in questo momento dove c'è più bisogno, possano tollerare una follia del genere.

 

Fonte: La Sicilia - di Nuccio Condorelli