Fondazione Banco Alimentare. Recuperare il cenone di Capodanno


A suon di cene, cenoni e banchetti, moltiplicati spesso a dismisura in questo periodo di feste, è tanto il cibo che si accumula sulle tavole e nel nostro frigo. Che farne? Imparare a recuperarlo con gusto può essere un nuovo proposito da iniziare in questi giorni e da continuare nella quotidianità del prossimo anno, Una buona guida è costituita dalle "Ricette Antispreco 2012" realizzate dagli chef dei grandi gruppi della ristorazione italiana e scaricabili sul sito www.bancoalimentare.it della Fondazione Banco Alimentare Onlus, un’organizzazione non profit specializzata nella raccolta delle eccedenze alimentari e nella loro ridistribuzione gratuita ad associazioni e a enti caritativi.

Ecco allora che le foglie esterne dell’insalata unite al pane diventano appetitosi stuzzichini, carote, zucchine e patate leggermente appassite e scottate in acqua salata per qualche minuto si trasformano in una deliziosa caponatina di verdure da stendere sulle bruschette, le cipolle un po' vecchiotte finiscono in una squisita composta da servire su crostini di pane croccante, i kiwi, le arance e le mele avanzate nel frigo vanno a comporre un memorabile aspic di frutta a cubetti.

IL "DI PlU’” SI FA RISORSA
l tanti spunti per creare piatti invitanti usando alimenti avanzati in casa durante le feste stanno lì a ricordarci che il cibo va apprezzato e non buttato. A renderlo ancora più prezioso è questa crisi economica che incombe ormai da alcuni anni e che ha portato il 4,4 per cento delle nostre famiglie a dover sacrificare le più elementari necessità nutrizionali.
«Si è formato un vero e proprio esercito: un milione e mezzo di famiglie e 3 milioni di individui appartenenti a tutte le fasce d‘età possono devolvere appena 222,19 euro in media al mese, e anche meno, alla spesa di alimenti, posizionandosi a ridosso o al di sotto della cosiddetta “soglia di povertà alimentare”», precisa Marco Lucchini, direttore generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus. […]
 
Per leggere tutto l’articolo scarica il PDF allegato
 
Fonte AZ Salute – Manuela Campanelli