Giornata Nazionale Colletta Alimentare 2011. Sempre più varesini non hanno da mangiare
A fine settembre le persone assistite dal Banco di solidarietà alimentare sono salite a 2446 rispetto alle 2350 di un anno prima, pari al 4 per cento in più. Cifre ancor più preoccupante se si considera la nazionalità degli assistiti: per la prima volta, gli italiani hanno quasi raggiunto come numero gli stranieri, dai quali li differenziano poche unità. E ciò, nonostante la presenza di stranieri sia a sua volta in continuo aumento, passando (in comune di Varese) dal 44,2% per cento del 2008 al 49,73 del 2010. Sono i dati che emergono dall'ultima relazione della onlus di via Monte Santo, dove oltre un centinaio di volontari si alterna ogni giorno, dal lunedì al sabato e dalla mattina alla sera per soddisfare esigenze primarie di alimentazione che fino a qualche anno fa riguardavano quasi esclusivamente gli imnigrati. ma che oggi coinvolgono sempre più spesso varesini che hanno perso il lavoro e non rieseono a trovarne un altro. E' l’effetto di una crisi forse poco evidente in linea generale, ma che ìn tacca nuclei familiari una volta giudicati "forti" sotto il proiilo economico.
«Il trend delle richieste di aiuto sono state numerose per tutto il periodo - si legge nella relazione, che però apre qualche spiraglio di speranza -, Grazie al costante monitoraggio della situazione di bisogno e al costruttivo dialogo con i nostri interlocutori, siamo riusciti ad accompagnare un certo numero di nostri assistiti ad uscire dallo stato di emergenza».
Quale sia la dimensione di tale bisogno è evidente: 908 i pacchi alimentari preparati nel solo mese di settembre, oltre 15mila la media mensile dei chilogrammi di carne in scatola, latte a lunga conservazione, tonno, olio, legumi, zucchero distribuiti soprattutto nel capoluogo (ma anche a Vergiate, Carnago, Porto (Teresio e altrove), ma "molto basso" è lo stock di magazzino, tanto che per Ia prima volta i voIontari saranno costretti ad acquistare in ottobre e novembre gli alimenti primari per colmare il divario tra domanda e offerta, a sua volta in calo sempre a causa della crisi economica.
Da considerare anche il fatto che non più solo singoli cittadini o famiglie portano il sacchetto della spesa al Banco, ma anche le campagne mirate nelle scuole, nelle scuole, nelle parrocchie, nelle aziende senza contare il buon successo (ventidue adesioni) dell'iniziativa "Adotta una famiglia".
E intanto punta all'insù la curva delle richieste che giungono dagli enti quali la cooperativa Anaconda per disabili, la mensa dei poveri alla Brunella e quella delle Suore della Riparazione in via Luini, il Villaggio Sos a Morosolo. Fra un mese, sabato 26 novembre, il nuiovo appuntamento in negozi e supermercati con la Giornata Nazionale della Colletta Aimentare: sarà bene appuntarsi fin da ora tale data.
Fonte: Riccardo Prando - La Prealpina