Giornata Nazionale della Colletta Alimentare: sabato 27 fate un po' di spesa per aiutare i nostri poveri.

 

(Fonte: Il Mattino di Padova, 18/11/2010 - Editoriale di Marco Lucchini)  


Il povero è un uomo solo. Con queste parole inizia l'invito che viene rivolto a tutti coloro che parteciperanno alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, il prossimo sabato 27 novembre, in migliaia di supermercati in tutt'Italia (133 solo a Padova e provincia). Presenteremo la Colletta questa sera alle 21 al centro congressi Papa Luciani.


Non occorre essere tutti i giorni sul ciglio di una strada a chiedere l'elemosina per vivere questa esperienza: chissà quante volte è successo a ciascuno di noi, nelle circostanze quotidiane, di sentire la solitudine come limite al proprio esistere.


Provo ad immaginare una giornata senza la possibilità di mandare un sms a qualcuno, senza fare una foto per condividerla con un amico, alzarsi la mattina e affrontare la giornata senza avere qualcuno per cui impegnarsi al massimo. Anche il fastidio della coda a uno sportello, dell'affollamento in metropolitana dicono che siamo vivi, che la nostra vita è ricca di opportunità, di stimoli, di incontri che ci indicano che è possibile migliorare sempre, noi e ciò che ci circonda. 


La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è nata nel 1997 in una trattoria di Meda, in Brianza. A tavola c'erano Marco, Emilio e Mario, tre persone che da anni si conoscevano e insieme lavoravano per la Fondazione Banco Alimentare. Un quarto, Vitaliano, era arrivato da poco ma proprio dall'incontro con lui è nata la forza propulsiva per dare alla luce la prima edizione di quello che adesso è diventato un gesto popolare a cui partecipano ogni anno più di 5 milioni di italiani. Una ricchezza per i poveri del nostro Paese che stanno sul ciglio della strada, che dormono sotto i cartoni, che fanno le file a pranzo e a cena davanti alle mense nelle città, ma anche una ricchezza per chi si impegna perché tutto questo sia possibile.


Per un giorno, l'ultimo sabato di novembre, un milione e mezzo di poveri sanno che ci saranno più di 5 milioni di persone che a loro vogliono regalare del cibo. Ma questo da solo non basta 8.600 tonnellate di alimenti (tanto è stato raccolto in un solo giorno nell'edizione 2009) si mettono insieme, si lmpacchettano e si immagazzinano solo grazie a 110.000 volontari che decidono di incontrarsi per riscoprire, condividere gratuitamente questo dramma, ma anche perché si risvegli in loro il vero desiderio che è nel cuore di ciascuno: essere amato. Un vero e proprio miracolo. Poi ce ne sono altri 1.300 che sono quotidianamente presenti nei 21 magazzini della Rete Banco Alimentare sparsi in tutta Italia (in Veneto, uno a Padova, uno a Verona) e, ancora, più di 8.000 strutture caritative, con almeno altri 200.000 volontari, che ricevono questo cibo (78.000 tonnellate in un anno con quello che viene recuperato dall'agricoltura, dall'industria, dalla grande distribuzione prima che diventi spreco) e coprono "l'ultimo miglio" distribuendolo direttamente alle persone in stato di necessità.


Nel solo Veneto nel 2009 abbiamo raccolto oltre 4.462 tonnellate di prodotti (più 33% rispetto all'anno precedente) e le abbiamo distribuite a 483 associazioni che hanno assistito a loro volta più di 55.800 persone. Così il cibo donato, portato nelle mani di tanti amici, diventa nutrimento non solo per il corpo, ma anche per la mente e l'anima. Per questo è stato lungimirante il ministro Sacconi ad intitolare l'Anno Europeo della Lotta alla Povertà e all'Esclusione Sociale «Aiuta chi aiuta». 


E' fondamentale sottolineare l'importanza del dono quale elemento inesauribile, e alla portata di ciascuno di noi, per aiutare chi soffre. Può darsi che l'economia di mercato non regga e l'euro crolli, che gli stati vadano in bancarotta ma il dono, l'atto gratuito che è il motore della vita, non smetterà mai di funzionare.


Come ha ricordato Papa Benedetto XVI:  «La carità è il dono più grande che Dio ha fatto agli uomini… perché è amore ricevuto e amore donato (Caritas in Veritate)» e ancora prima nella sua prima enciclica «la carità sarà sempre necessaria anche nella società più perfetta». 


Per questo invitiamo tutti a partecipare alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, perché anche fare la spesa e donarla a chi è più povero è occasione di un immediato e positivo cambiamento per sé e quindi per la società.



Marco Lucchini
Direttore generale Fondazione Banco Alimentare Onlus



Ringraziamo il direttore del Mattino di Padova, Omar Monestier, per la gentile pubblicazione.