Grazie al Banco Alimentare del Friuli V. G. ho ritrovato la fiducia e la “strada”

Lettera aperta di ringraziamento


Tutto è incominciato nel 2011 quando decisi di chiudere la mia attività di trasportatore e prendere in gestione un bar. Avevo investito tutti i miei risparmi e coinvolto anche la mia famiglia in questa avventura. La cosa però si rivelò in qualche mese disastrosa e, nel giugno del 2012, a causa di questo investimento sbagliato, sono stato costretto a chiudere la nuova attività e sono iniziati tutti miei guai finanziari e psicologici.


Improvvisamente tutto mi è crollato addosso, non ero più in grado di far fronte ad alcuna spesa nemmeno per le necessità più essenziali, non trovavo più lavoro, neanche nel mio settore precedente, quello dei trasporti in quanto da tempo ormai avevo perso i contatti. Ho venduto tutti i furgoni, i gioielli di famiglia, alcuni mobili per pagare l’affitto di casa e fare un po’ di spesa. Finiti i soldi, non avendo più alcuna fonte di entrata non sapevo più come uscirne. Non avevo mai avuto problemi finanziari in precedenza e mi vergognavo, così non ho chiesto aiuto a nessuno. Ero disperato, non avevamo neanche da mangiare e non riuscivo neanche a spiegare quello che stava succedendo a mia figlia di 16 anni. Un momento veramente nero che stava diventando anche una brutta ossessione.

Un giorno vedo uscire di casa Paolo, un mio vicino; mi sono fatto coraggio e l’ho avvicinato e gli ho descritto la mia situazione. Paolo (Olivo, direttore del Banco Alimentare del Friuli VG NdR) si è dimostrato subito disponibile, la mattina dopo si è presentato a casa mia con un aiuto finanziario per pagare l’affitto e la sera mi ha portato un pacco di alimenti di prima necessità che ha continuato a donarmi anche le settimane seguenti. Siccome mi avevano staccato il gas con un suo amico (Primo) mi ha portato una stufa a legna che non usava più e l’abbiamo installata.
Non avevo mai visto tanta collaborazione e disponibilità. Primo mi ha procurato anche la legna. Non so descrivere a parole questo gesto, non mi hanno in alcun modo fatto pesare la mia situazione, gente fantastica!

I giorni passavano ma io non riuscivo a trovare lavoro. Solo mia moglie aveva trovato una occupazione part time tramite il loro aiuto. Paolo si è offerto di finanziarmi l’acquisto di un furgone per poter ricominciare la mia attività di sempre. E così è stato, pian piano ho ripreso a lavorare. Ma dopo qualche tempo la situazione era ancora incagliata, nel senso che il guadagno era al minimo e bastava solo per mangiare e poco più; bisognava trovare una soluzione per allargare la possibilità di lavorare e per poter anche restituire il denaro che avevo ricevuto pagando i debiti accumulati. Ecco ancora loro che mi hanno aiutato con un altro prestito che mi ha permesso di acquistare un altro mezzo usato con il quale ho potuto potenziare la mia attività. Adesso il lavoro va bene ci vorrà del tempo per ritrovare definitivamente la carreggiata ma devo dire che il mio stato psicologico e finanziario sta cambiando totalmente grazie all’aiuto ricevuto. Mi hanno fatto uscire dal buio, persone che non scorderò mai e non finirò mai di ringraziare.

Grazie a tutti voi del Banco Alimentare, a Paolo Olivo e a tutti i suoi amici.

Ho voluto anche scrivere questa lettera per tutte le persone che si trovano in difficoltà e forse non hanno il coraggio di chiedere e dico loro: non fate come me, provate a chiedere aiuto e troverete sempre una mano amica, tesa ad aiutarvi. Pensate a quei piccoli imprenditori che si sono suicidati! Se non fossero stati soli a vivere il loro dramma! Chiedete, cercate, perché la disperazione di un fallimento porta a brutti pensieri. Io ho incontrato degli angeli.
                                                                                                                                                                                                                                    Amerigo