I clochard per truffare le banche: otto persone in manette a Milano
Fonte: www.lastampa.it
Facevano aprire conti correnti ai senzatetto, per poi emettere assegni scoperti: 40 denunciati. / Il reclutamento pagato 200 euro
MILANO - Duecento euro "cash", dopo il reclutamento nei dormitori, nelle stazioni o nei centri di assistenza, e la promessa di riceverne altrettanti, o in alternativa una cena, dopo l’apertura del conto "fantasma" che veniva svuotato e utilizzato unicamente per ottenere un blocchetto di assegni "pulito" e firmato in bianco. Assegni scoperti che servivano ad acquistare merce poi rivenduta sottocosto, o ad alimentare il vorticoso giro degli "cheques" postdatati venduti come titoli di credito virtuali.
Pochi spiccioli, tutto sommato, "investiti" per reclutare a Milano nel vasto esercito di chi vive da sempre ai margini, una settantina di «homeless» a cui intestare i conti, che hanno fruttato ad una banda di truffatori in poco meno di due anni, sette milioni di euro, provento di raggiri che andavano avanti da sei o sette anni. Il lavoro dei poliziotti del Commissariato Monforte-Vittoria e del «Pool assegni» della polizia giudiziaria della procura di Milano (pm Eugenio Fusco, Maurizio Romanelli e Luisa Baima Bollone), ha consentito così l’arresto dei vertici della banda della stangata, Salvatore e Paolo P., padre e figlio, rispettivamente di 60 e 31 anni. In manette, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Giuseppe Gennari, altre sei persone (c’è ancora un latitante) per complessivi 40 indagati a vario titolo, che usavano i clochard come teste di legno a cui intestare le linee di credito in 15 banche, per complessivi 300 conti correnti aperti con somme minime di 500 euro (poi svuotati).[...]