IL PROTAGONISTA NON E' IL CIBO MA LA PERSONA.
In Campania sono stare raccolte 307 tonnellate di alimenti, con un piccolo incremento rispetto allo scorso anno. Ma i punti vendita aderenti sono passati da 298 a 387. Quindi in ogni punto vendita abbiamo raccolto, sostanzialmente, di meno.
La crisi c'è e tocca soprattutto la gente "normale", quella che fa la spesa e non arriva a fine mese.
Ma un gesto come la Colletta Alimentare non può essere misurato in quintali o tonnellate. Sarebbe riduttivo. C'è qualcosa che ha più peso. Come gli oltre 800 volontari in più che quest'anno si sono coinvolti, come le tantissime persone che hanno donato, seppur un pacco di pasta. Un grazie infinito, dunque, a tutti i volontari che si sono coinvolti e a tutti quelli che hanno donato.
Si può ripartire da piccoli o grandi gesti che ci mettono insieme. Il valore della Colletta è principalmente dato dal fatto che unisce sempre più gente e ci costringe a domandare, in un momento in cui domina la frammentazione dei rapporti imposta da una cultura individualista.
La Colletta è stata ed è il segno di un tentativo di ripresa e ricostruzione soprattutto di questo tessuto di amicizia e di rapporti.
Il protagonista non è il cibo ma la persona.
Quest’anno il Banco Alimentare Campania
in collaborazione con la Fondazione di Comunità del centro Storico di Napoli,
a partire proprio dalla esperienza della Colletta Alimentare.
realizzerà un progetto per il contrasto alla povertà e l'educazione al dono