Itas Mutua e Banco Alimentare: un cammino insieme, accanto a chi vive nel bisogno
Itas Mutua e Banco Alimentare Abruzzo uniscono le forze per aiutare le persone più in difficoltà. La più antica compagnia assicurativa italiana, che quest’anno compie 200 anni di vita, ha scelto di sostenere il Banco Alimentare Abruzzo: grazie ad uno speciale budget direzionale di 20 mila euro per iniziative di carattere mutualistico, assegnato alle cinque agenzie Itas presenti sul territorio abruzzese (Chieti, Lanciano, Montesilvano, Pescara e Teramo) che hanno scelto di devolverlo alla sede regionale del Banco Alimentare, saranno sostenute attività equivalenti a 280 mila pasti per le persone bisognose: ogni euro donato, infatti, corrisponde a quanto serve al Banco Alimentare per il recupero e la distribuzione di 7 kg di cibo, equivalenti a 14 pasti (secondo la stima della Fédération Européenne des Banques Alimentaires, un pasto corrisponde a 500 grammi di alimenti).
La donazione è stata effettuata questa mattina, mercoledì 23 giugno, nel corso di una cerimonia nella sede del Banco Alimentare a Pescara, alla quale hanno partecipato tra gli altri Giuseppe Consoli, presidente del Gruppo Itas, i titolari delle agenzie Itas in Abruzzo, Antonio Dionisio e Cosimo Trivisani, rispettivamente presidente e direttore Banco Alimentare Abruzzo, Don Joseph Koren Jose, parroco di Santa Maria Assunta a Tollo, Antonio Criber, volontario della Caritas, e Ecaterina e Christian, volontari del Banco Alimentare.
L’iniziativa avrà non solo un forte impatto sociale ma anche educativo: il progetto, infatti, prevede nel corso del prossimo autunno un workshop negli istituti scolastici dell’Abruzzo per approfondire con gli studenti i temi legati alla sostenibilità, al risparmio di risorse e, più in generale, alle importanti attività svolte dal mondo del terzo settore in cui opera il Banco Alimentare e che viene costantemente sostenuto da Itas Mutua. Inoltre, in occasione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare di fine novembre le agenzie Itas dell’Abruzzo metteranno a disposizione, nelle loro sedi, stand con materiale informativo, mentre gli agenti saranno fisicamente presenti davanti ai supermercati per sostenere la raccolta di viveri da donare: un modo per dimostrarsi in concreto ancora più vicini alle associazioni che collaborano con il Banco Alimentare, alle quali verranno naturalmente fornite tutte le soluzioni di protezione e assistenza assicurativa di cui dovessero avere bisogno.
“Grazie perché ci insegnate ad essere migliori - ha spiegato il presidente di Itas Mutua Giuseppe Consoli -. Il territorio dell’Abruzzo è da sempre molto caro alla nostra Compagnia e siamo particolarmente felici di poter collaborare con il Banco Alimentare grazie al prezioso tramite delle nostre agenzie su questo territorio. La pandemia ha purtroppo accentuato le diseguaglianze sociali e reso più povere tante famiglie che ora faticano persino a trovare il cibo da mettere regolarmente in tavola. Questo non è accettabile ed è giusto sostenere le associazioni che cercano di aiutare vecchi e nuovi poveri. Proteggere le comunità in cui operiamo, del resto, è la ragione per cui la nostra Compagnia è nata 200 anni fa e progetti come questo, insieme al Banco Alimentare Abruzzo, sono la testimonianza della modernità e dell’utilità sociale che la nostra mutua ancora conserva”.
“Quando due realtà che hanno nella loro mission il bene comune si incontrano – ha commentato Antonio Dionisio, presidente del Banco Alimentare Abruzzo – è immediato trovare punti di contatto e ideare attività da fare insieme. In questo specifico caso, il valore aggiunto della donazione del Gruppo Itas è il fatto che è nato un percorso da fare insieme, che si concretizzerà anche nei workshop e nella partecipazione attiva alla Colletta Alimentare di fine novembre. Quello che noi chiediamo sempre ai nostri partner è la possibilità di un rapporto perché siamo certi che ciò che sostiene la carità è una relazione. E questa occasione è la conferma: insieme, si possono fare grandi cose. Grazie di cuore a Itas, alle agenzie abruzzesi e a quanti hanno reso possibile questo incontro”.