L'ARCIVESCOVO DI SALERNO, S.E. MONS. MORETTI, AL BANCO ALIMENTARE
L'Arcivescovo di Salerno incontra i volontari
della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.
Venerdì 17 Dicembre l'Arcivescovo di Salerno, S.E. Luigi Moretti,
ha voluto ascoltare le testimonianze di alcuni dei tanti volontari
che hanno partecipato alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare
prima della celebrazione della Santa Messa
presso il magazzino del Banco Alimentare Campania.
Dopo la Santa Messa l'Arcivescovo si è fermato per fare festa con tutti.
"Il Natale è tempo di uno stupore che si rinnova; in qualche modo rappresenta sempre una nuova nascita anche per l’uomo, come eterna ricorrenza e, quindi, ‘compleanno’ della sua salvezza...
Mi trovo in mezzo a voi da così poco tempo che non mi è quasi consentito di guardarmi indietro, ma anche per questo il calore della vostra accoglienza è più che mai vivo; e ciò mi incoraggia a rivolgermi a ognuno di voi guardando avanti, come al primo tratto di un lungo cammino: la luce del Natale che ci apprestiamo a vivere e a celebrare può illuminarne ogni passo. Proprio in questo confido per avvicinarmi ancor più all’uscio delle vostre case e chiedervi di far posto, accanto ai vostri cari, al vostro vescovo che viene a condividere con voi la gioia della nascita del Redentore. Vorrei bussare a ognuna delle vostre porte e conoscere dal vivo i volti che formano la comunità...
Vorrei poter parlare con ciascuno di voi, perché un vescovo ha sempre qualcosa da dire: non per sé, ma nel nome di chi lo invia, come successore degli apostoli, chiamato a confermare i suoi fratelli nella fede e a rinnovare, giorno dopo giorno, senza mai stancarsi, l’annuncio della buona novella di Cristo Salvatore...
È da qui che scaturisce anche l’essenza più autentica della speranza che non è un sentimento consolatorio per contrastare, magari, le difficoltà della vita, ma una certezza a cui proprio il Natale, per un dono della misericordia di Dio, ha dato un volto e un nome: la nostra speranza si chiama Cristo, Figlio Unigenito, Signore della nostra vita e della nostra storia...
Vorrei che questo Natale fosse, più di ogni altro, un Natale di condivisione e di amicizia. Il pensiero corre, a questo punto, ai poveri, agli ‘ultimi della fila’ in quella che è soltanto la graduatoria artificiosa compilata, ad uso e consumo, dalla società dell’esclusione o della non accoglienza. I poveri devono essere, invece, i ‘primi della fila’ della nostra comunità, capace di distinguersi nella solidarietà e di farsi prossimo in ogni direzione, a partire da quella del disagio. Di fronte ai poveri non possiamo mai avere, tantomeno nella festa della Grotta di Betlemme, il cuore in pace.
Che la luce di Cristo possa illuminare ogni nostro passo. È questo l’augurio che nasce dal cuore del vostro vescovo per la solennità del Santo Natale".
S.E. Mons. Luigi Moretti