L'esperienza di Elena, volontaria del Servizio Civile
Quando si è una studentessa universitaria, come nel mio caso, si cerca un po’ ovunque una strada per scoprire le proprie reali ambizioni e costruire una minima indipendenza, ed è così che sono venuta a conoscenza dei progetti di servizio civile.
Dal momento in cui ho capito che si trattava di progetti improntati sulla solidarietà, la condivisione e allo stesso tempo sulla professionalità richiesta in ambito lavorativo, ho capito che avrei potuto trascorrere un anno per me stessa, facendo qualcosa che poteva rendermi più consapevole e sicura delle mie potenzialità.
Svolgere il mio anno di servizio civile al Banco Alimentare del Lazio è stata per me una grande opportunità non solo per aiutare gli altri, ma soprattutto me stessa a superare le mie paure nel corso di questo periodo pandemico un po’ surreale.
Mi ha aiutata a saper affrontare le difficoltà, con il sorriso e l’empatia di Vincenza, la forza e la tenacia di Miriam, la simpatia e la generosità di Caterina, la dolcezza e la premura di Piero e il sostegno costante di Matteo, non dimenticando anche tutti i volontari che con il loro calore mi hanno fatta sentire parte di una piccola comunità in cui ognuno dà il proprio contributo.
Di lavoro ce n’è stato e ce n’è tutt’ora parecchio viste anche le ingenti quantità di cibo che vengono quotidianamente sprecate per questo sento l’esigenza di far conoscere ai giovani ciò che io ho scoperto per caso.
Mi rivolgo in particolare a chi vuole mettersi alla prova e ha la propensione ad aiutare il prossimo: esiste un’opportunità lavorativa aperta a tutti che permette di crescere e arricchirsi umanamente, perché non è vero che se si è giovani e senza esperienza ci si debba accontentare per forza, ma è giusto fare ciò che ci piace, a maggior ragione se si è predisposti ad aiutare il prossimo, aspetto che in molti lavori per chi è alle prime armi viene accantonato. Il servizio civile per me ha assunto proprio questo significato, mi ha fornito l’aiuto economico per fare ciò in cui credo e aspiro, ovvero combattere lo spreco alimentare e sensibilizzare le persone affinché ci sia una distribuzione più equa del cibo.
Questa è l'esperienza di Elena, volontaria del Servizio Civile nell'anno 2020 presso il Banco Alimentare del Lazio.