Lettera dell'imprenditore di ADRO che ha pagato la mensa alle famiglie insolventi
Fa riflettere la lettera al Corriere della Sera dell'imprenditore di ADRO che ha pagato la mensa alle famiglie insolventi.
Fa riflettere perchè non è un ingenuo, uno che non sa che tra loro ci sono anche i furbetti che potrebbero pagare e non lo fanno.
Ma è convinto che l'educazione alla solidarietà passi da gesti concreti.
Caro direttore,
ringrazio il Corriere della Sera per lo spazio che mi ha dedicato. Ho ricevuto tante richieste di interviste e di presentarmi in qualche trasmissione tv, ma ho detto di no per ribadire che con il mio gesto non cercavo alcun protagonismo. Chiedo il rispetto dell'anonimato, non per pudore o per paura, ma perchè quello che penso su questo argomento è tutto scritto nel documento e credo che ci si debba occupare delle idee prima che delle persone. Se interessa il tema della solidarietà rivolgetevi a tutti quelli che danno gratuitamente una cosa più importante dei soldi che è il loro tempo. E sono tanti e in silenzio.
Inoltre, nel documento che ho lasciato nel mio Comune (vedi il documento PDF in fondo alla pagina) mi riferivo alla politica locale che conosco e in particolare parlando del segretario intendevo il segretario di Adro. Se qualcuno ritiene che alcune considerazioni hanno valenza generale sono sue legittime deduzioni. Non iscrivetemi nel gruppo dei soloni che hanno in tasca la soluzione dei problemi del mondo.
(Fonte: www.corriere.it)