Pensieri, anneddoti, emozioni. Gli studenti si raccontano nel “Mese dell’Educazione”

Sabato 12 marzo nell’oratorio San Pio X di Portogruaro più di 100 ragazzi di due scuole superiori della città (Istituto Statale M. Belli e Ipsia Mons. D'Alessi) si sono riuniti per condividere e testimoniare l’esperienza della Colletta Alimentare, vissuta lo scorso 28 novembre 2015 quando, in ben 150, avevano dato l’adesione come volontari e per molti di loro era la prima volta.

L’incontro è stato organizzato nell’ambito del Mese dell’Educazione, iniziativa che si svolge durante tutto il mese di marzo da diversi anni, proponendo ai ragazzi delle scuole, ai genitori, agli educatori e a chiunque fosse interessato, incontri, mostre e testimonianze.

Con la sincerità e l'immediatezza che li contraddistingue i ragazzi hanno portato le loro esperienze vissute nella “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare” tra sentimenti di entusiasmo, gratitudine, stupore per la quantità di cibo raccolto ma anche delusione, magari davanti al rifiuto di alcune persone.

Dalle testimonianze è emerso che i ragazzi, che tante volte sembrano insensibili e menefreghisti, in realtà sono pronti a donare e a donarsi, se viene data loro l’occasione. E allora tirano fuori il meglio di loro e sono pronti a continuare.

Ecco alcuni frammenti di quello che ci hanno raccontato:

“Sono un po’ timida – dice una ragazza musulmana con il velo - e all’inizio non è stato facile fermare le persone: diventavo tutta rossa. Poi però è stato più facile. Ho notato che si fermavano da me soprattutto marocchini, algerini, persone di colore. A volte parlavo in arabo. Mi chiedevano incuriositi cosa stessi facendo ed erano un po’ stupiti che fossi lì. Sono contenta di aver dedicato un pomeriggio ad incontrare delle persone per raccontare che il dono del proprio tempo a chi ha bisogno è una cosa bella. So che non sarò io a salvare il mondo, ma in un momento storico così difficile come il nostro, in cui le persone si guardano male e spesso si sentono nemiche o si chiudono nel loro egoismo, credo sia necessario mettersi insieme (bianchi e neri, giovani e vecchi, cristiani e musulmani) e collaborare per un mondo più attento ai bisogni delle persone.”

Con una citazione erudita un altro giovane interviene: “Gandhi diceva ‘Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo. Sono le piccole azioni che rendono grande l’umanità e la ‘Colletta Alimentare’ per me è un esempio. La cosa che mi ha colpito di più di questa esperienza è come le persone aiutino il prossimo senza sentire il bisogno di conoscere chi sia il destinatario, perché sentono che stanno contribuendo ad una giusta causa. E’ stato bello per me vedere come, anche in un momento di crisi, la gente sa essere generosa nei confronti di chi è in difficoltà”.

“E’ un’esperienza quella della Colletta Alimentare – racconta una ragazza - che ti riempie, perché ti senti utile e che il tuo tempo ha un valore importante per coloro che sono meno fortunati di noi. Ho visto adulti, ragazzi e bambini dedicare anche l’intera giornata e andare a casa contenti”.

L’entusiasmo per i sì a volte si è misurato con dei no decisi: “Abbiamo dovuto affrontare anche le risposte negative delle persone. Qualcuno era davvero insofferente o aggressivo…ma molte persone, soprattutto anziane o in difficoltà, si sono invece dimostrate disponibili e molto generose”.

“Ho imparato molto il giorno della Colletta – aggiunge un altro giovane -; ho capito anche che in situazioni economicamente sfavorevoli si può sempre fare qualcosa per il prossimo”. Una riflessione e una certezza condivisa da tutti.