Pensionati, povero uno su due. E il 30% teme tempi peggiori

(Fonte: City)

   Dati allarmanti

Da una ricerca della Swg è emerso un quadro a tinte fosche: molte pensioni dell’Inps sono appena sufficienti per sopravvivere.

 

Poveri e spaventati. Se per i giovani italiani i tempi sono duri, per gli anziani è ancora peggio: uno su due vive in condizioni economiche disagiate e oltre il 30% teme che la situazione diventerà sempre più difficile.

 

 

Precarietà economica

Il quadro tuttaltro che rassicurante è emerso da una ricerca realizzata dall’istituto Swg per conto della Confederazione nazionale artigiani (Cna). Nel 2010 il numero delle persone pensionate che avvertono una certa sicurezza è salito al 37% (e tra i pensionati Cna è al 28%). Dallo studio sono emersi dati particolarmente allarmanti, che danno l’idea di un Paese che sta regredendo. Il 53% dei pensionati compresi tra i 60 e i 75 anni vive, infatti, in una condizione di precarietà economica; e la quota sale addirittura al 70% tra i pensionati ex artigiani. Ma non è tutto: per il 32% dei senior e per il 45% degli ex artigiani l’assegno mensile dell’Inps non consente di condurre una vecchiaia appena dignitosa. Complice anche una crisi galoppante, sono in tanti a vivere nella paura che le cose si complicheranno negli anni a venire. Dalla ricerca dell’istituto Swg è emerso, infatti, che il 33 per cento degli over 60 guarda al futuro con timore e vede avvicinarsi tempi ancora peggiori. La percezione di indebolimento e di infragilimento del Paese porta con sé anche un’altra sensazione: l’idea che l’Italia stia smarrendo il senso e la capacità di costruire il futuro.

 

Paura della criminalità

Se lo spettro della povertà spaventa sempre di più, dall’indagine realizzata per conto della Cna risulta tutto sommato stabile, tra gli over 60, il senso di insicurezza e di paura della criminalità. Se nel 2000 la paura coinvolgeva il 54% della popolazione anziana, oggi la quota si attesta intorno al 56%. Rispetto alla media della popolazione nazionale, tuttavia, i senior appaiono meno duri verso i flussi migratori e solo il 30% (contro il 35% della media della popolazione) ritiene gli immigrati responsabili dell’aumento dell’insicurezza nelle città.