Perché, io, volontario per la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare

FRIULI VENEZIA GIULIA. Dagli incontri di preparazione alla 17a “Giornata Nazionale della Colletta Alimentare” che si susseguono in tutta Italia, emergono anche le voci “del cuore”. Testimonianze e contributi dei tantissimi volontari (135.000 quest’anno) vero motore e “ricchezza” della Gnca e della Rete Banco Alimentare. Così a Zanon, in provincia di Udine, Loris, anche responsabile di una struttura caritativa, racconta con entusiasmo cosa significhi per lui la GNCA, alla quale partecipa ormai da molto tempo: "Per me non è una giornata di lavoro, ma una festa! La festa della carità e anche della speranza, perché io la speranza la vedo in atto continuamente, durante quella giornata, in tutte quelle persone che si danno da fare e che donano la spesa." "E' anche una giornata terapeutica, che mi fa bene - aggiunge - e di fratellanza, perché quel giorno incontro centinaia di persone che non conosco, ma sento che è come se le conoscessi tutte!".

 

Per Giovanna, 34 anni, il desiderio di aiutare chi è nel bisogno alimentare è stata la spinta che ha messo in moto una serie diazioni e di rapporti che stanno diventando importantissimi per lei: "Guardando le notizie alla tv rimanevo colpita dal fatto che molte persone non potevano permettersi di fare la spesa perché senza lavoro...Anche io sono stata disoccupata, una condizione che ti porta a sentirti senza dignità. Allora ho chiamato il Banco Alimentare del FVG e ho trovato un gruppo di persone fantastiche, che si sono fidate di me subito! Insieme abbiamo organizzato una raccolta di alimenti in tutta la vallata dove abito. E' stato bellissimo vedere come in tanti hanno partecipato, vedere come la gente è ancora capace di volersi bene". 

"Non avevo più niente - afferma Amerigo - ma ho trovato Paolo [Olivo], che mi ha dato veramente una mano dal punto di vista morale, e poi il Banco Alimentare che dirige”. Amerigo, volontario, che nel 2012 ha avuto un grave crack finanziario che lo ha portato a non avere nemmeno i soldi per comprarsi da mangiare. “Hanno fatto, e continuano a fare tanto per la mia famiglia. E ora si è mosso tutto, sono ripartito, e di questo sono molto grato". Amerigo ha ripreso lentamente a lavorare ed è pieno di gratitudine e fiducia nel futuro.