Premio "Dino Villani" ai dolci del carcere
Il premio verrà consegnato al Santo il 26 giugno
Nel chiostro del Generale la presentazione dei nuovi Dolci di Antonio e la “prima” di un cortometraggio sull’Ostensione del corpo del Santo.
Sarà una serata del tutto speciale quella di sabato 26 giugno nel Chiostro del Generale della Basilica del Santo. L’elegante architettura che custodisce monumenti, lastre ed epigrafi per un sera si trasformerà in un convivio a cui verranno invitate le massime autorità cittadine.
Padroni di casa per una sera, oltre ai frati della basilica, saranno i delegati dell’Accademia Italiana della Cucina, che terranno nel chiostro la Conviviale dell’equinozio d’estate: sarà l’occasione per la consegna del premio “Dino Villani 2010” per la Noce del Santo, il dolce realizzato dai detenuti della Casa di reclusione Due Palazzi di Padova che oramai si è affermato come la specialità antoniana per eccellenza. Una decina di detenuti uscirà in permesso per contribuire alla buona riuscita della serata.
Il premio è intitolato alla memoria di uno dei Fondatori dell’Accademia ed è riservato ai titolari delle aziende artigianali o piccolo-industriali che si distinguono da tempo nella valorizzazione dei prodotti alimentari italiani con alti livelli di qualità. Consiste in una pregevole opera grafica.
Durante la serata sarà presentato in prima assoluta Present Continuous, cortometraggio che racconta l’ostensione del corpo di sant’Antonio, evento che a metà febbraio di quest’anno ha portato in una settimana duecentomila pellegrini a Padova e in particolare nella serata di lunedì 15 trecento persone del mondo del carcere insieme a 20 detenuti, usciti in permesso per l’occasione. Il video è firmato da Giovanni Boscolo, giovane ed emergente filmmaker padovano, e concorrerà alla terza edizione del concorso internazionale di cortometraggi Meeting Rimini Film Festival, organizzato dal Meeting stesso in collaborazione con Made Officina Creativa, School of Visual Arts di New York, Scuola di Cinema Televisione e Nuovi Media della Fondazione Scuole Civiche di Milano e il mensile di cinema Best Movie.
Sui tavoli per i circa cento invitati saranno poi a disposizione – per la presentazione ufficiale – i nuovi “Dolci di Antonio” che si affiancano alla Noce del Santo. Le lunghe sperimentazioni sugli ingredienti dell’epoca sono alla base delle ricette, che evocano sapori antichi e raffinati. Si comincia con il Cavaliere, biscotto ricco di sapori e profumi tipici dell’ippocrasso, un vino speziato che nel medioevo era simbolo di ricchezza e benessere. Il Monaco invece, come da precetto salutistico della tradizione monastica, ha come caratteristica principale la leggerezza. È un dolcetto dal gusto semplice ed equilibrato per chi vuole concedersi una dolce pausa di riflessione. Infine, il Contadino: biscotto dal gusto intenso e ricco di sapori, in cui si distinguono principalmente il gusto della nocciola e la nota affumicata della castagna, pane dei poveri per eccellenza.
Con La Corona del Santo si passa a una crostata di frolla ispirata ai pellegrini diretti verso sant’Antonio, con due ingredienti particolari di base: la confettura di fichi (il fico all’epoca era simbolo di abbondanza, salvezza ed equilibrio) e poi farina d’orzo integrale. Infine il Giglio, ispirato all’immagine più diffusa dell’iconografia antoniana che rappresenta sant’Antonio nelle sembianze di un giovane religioso, con Gesù Bambino fra le braccia e un giglio in mano. Il prodotto dolciario, composto principalmente di orzo e fichi, aggiunge lo zenzero che all’epoca si riteneva essere cura per molti mali.
La “santa alleanza” tra detenuti e basilica del Santo, quindi, continua. E d’altra parte è cominciata tanto tempo fa, con il Santo stesso che in vita mostrò tutta la sua attenzione nei confronti dei carcerati, ottenendo anche dal Comune di Padova di modificare in loro favore lo Statuto dall’epoca. Un rapporto che non si è mai interrotto e che anzi due anni fa si è rinvigorito con il pellegrinaggio delle reliquie cella per cella nelle carceri cittadine. E’ poi continuato anche quest’anno con due messe il 7 e l’8 giugno nella Casa di Reclusione e nella Casa Circondariale, animate dai frati della Basilica del Santo, a cui hanno partecipato centinaia di detenuti.
Presentazione della Noce del Santo
Detenuti davanti al corpodel Santo
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