Quel giorno che arrivò la polizia...
Questo periodo di emergenza sanitaria è stato (e continua ad essere!) per noi del Banco Alimentare occasione per approfondire il rapporto con i volontari delle organizzazioni caritative. La possibilità di vedersi, anche al magazzino, era ridotta: quindi messaggi, mail, telefonate – per raccontarsi come stava andando o anche solo per un saluto – non sono mancati!
Come è successo con Roberta, dell’Associazione “Arca della Misericordia” di Bologna, che ci ha raccontato questo:
«Buongiorno a tutti!
Con il Coronavirus la situazione di povertà è molto cambiata. Per quello che è la nostra esperienza come Arca della Misericordia, devo dire che i poveri sono aumentati del 100%. C’è un altro tipo di povertà.
Oltre ai soliti, che sono sempre più poveri, ora si è aggiunto un ceto “medio-basso” – cioè coloro che lavorano sporadicamente, ma il più delle volte non in regola e quindi non possono usufruire di cassa integrazione o altri aiuti del genere. Queste famiglie sono veramente nella povertà.
Noi sul momento, quando è scoppiata la pandemia, ci siamo interrogati se continuare a distribuire i generi alimentari oppure no. Siamo stati chiusi una settimana, poi abbiamo ricevuto telefonate di famiglie disperate e abbiamo deciso di riprendere la distribuzione, organizzandoci con mascherine, guanti e con il distanziamento sociale.
Grazie al Banco Alimentare, al quale abbiamo chiesto aiuto, proprio perché tutti i giorni le persone che venivano a chiedere da mangiare aumentavano, abbiamo ricominciato la distribuzione dei generi alimentari.
Devo dire che è stato toccante vedere di tutte queste famiglie in difficoltà, quanti ci hanno ringraziato, come non ci è mai successo di vedere: un riscontro così positivo, così da parte degli utenti, non scontato…
Tanto per dire dei numeri, solo ieri abbiamo distribuito a circa 200 persone, forse anche qualcosa in più. Quindi i numeri sono alti, il bisogno è tanto e anche la fame è tanta.
Ringraziamo sempre per questi aiuti che ci vengono dati dal Banco Alimentare, perché altrimenti non potremmo fare nulla di tutto questo, veramente.
Inoltre siccome le persone sono tante e non possono esserci assembramenti, ci sono un paio di volontari che si occupano di distanziare le persone in attesa. Poi diamo un numero, cerchiamo di organizzarci con i numeri come quello che prendi dal fornaio… Però con i vicini abbiamo avuto dei problemi, tanto che un giorno hanno chiamato la polizia, proprio per questo numero alto di persone che c’era.
Quando sono arrivati i poliziotti hanno subito visto che erano tutti distanziati di oltre un metro, ci hanno ringraziato per il lavoro che facciamo e ci hanno aiutato a gestire la fila.
La situazione è questa qua, una situazione che non si può descrivere: com’è cambiata negli ultimi tempi è allucinante, devo dire la verità, è molto forte.
Grazie ancora di tutto.»
LEGGI LA NOTIZIA QUI: https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/arca-distribuisce-cibo-si-forma-una-lunga-fila-e-arriva-anche-la-polizia-1.5119203
Foto: Enrico Genovesi