Rosanna e la Colletta
Il giorno della Colletta Alimentare in casa mia si vive come un matrimonio. Lo attendi, fai i preparativi (inviti e burocrazia), la mattina ti prepari per tempo (indossi anche il giubbotto più bello), vai alla “cerimonia” (fai il turno), incontri amici, attendi poi che tutti i tuoi familiari la completino (nei vari punti vendita), hai cura di tutti gli invitati (volontari e donatori), torni a casa e porti con te la bomboniera… un grande senso di gratitudine!
Quest’anno la gratitudine è stata ancora maggiore. Mi spiego: ogni volta durante il turno preferivo stare dietro, a riempire gli scatoloni… non è facile stare in prima linea a invitare chi entra a donare, ricevendo le reazioni più disparate. Quest’anno invece, nel piccolo supermercato è toccato a me stare davanti a distribuire volantini. E ho capito: è importante per me incontrare le persone, e poi proporre loro la Colletta.
Alla fine del turno avevo fermato tutti e letto con ognuno il volantino con le “dieci righe”, incontrato ogni persona! Anche il ragazzo che ogni giorno è fuori dal supermercato a chiedere l’elemosina e con cui parlo di solito. L'ho chiamato e l’abbiamo letto insieme. Non ha potuto partecipare alla Colletta ma è stato bello poterlo “incontrare” così.
E pensavo… dopo le nozze inizia il viaggio insieme, dopo la Colletta i prodotti donati viaggiano fino a destinazione: chi riceverà l’aiuto mi è chiarissimo, perché personalmente ho consegnato tanti pacchi a famiglie in difficoltà, famiglie che porto nel cuore e di cui sono amica.