Siticibo / Il cibo è un dono da non sprecare

Fonte: Fabio Ricci - primapagina

Lo scorso martedì, presso la sede della Regione Lombardia a Milano, è stato presentato il Libro “Le giornaliste di moda non mangiano il tiramisù". Il progetto è stato presentato dall’ass. all’istruzione formazione e lavoro prof. Gianni Rossoni e verrà distribuito in molte scuole. Il volume, scritto da Jeanne Perego e illustrato da Nadia Combo. è in realtà un doppio libro. Da un lato la storia che introduce i piccoli alle tematiche legate al progetto Siticibo (www.bancoalimentare.it). Dall’altro, è  fruibile ai genitori, con una vera e propria guida al consumo responsabile del cibo. Ad aprire la presentazione e proprio il padrone di casa al quale risponde subito Monsignor lnzoli “Sono molto grato a Gianni per questa bella introduzione. Il cibo è il valore più grande che abbiamo. Sprecarlo è come dare uno schiaffo ad un bambino malato. Sprecarlo è un pugno nello stomaco alle persone povere. Sono molto colpito dal sostegno che questa iniziativa ha, è nato tutto dall’intuizione di una singola persona., dalla commozione all’idea realizzata per portare uno sguardo nuovo. Vedere i bambini buttare il cibo e notare gli adulti disinteressati è un vero delitto educativo. Il cibo” continua don Mauro “è un dono e se non è per te che sia un dono per gli altri, vorrei vedere comportamenti più umani”.

Il compito di dare qualche informazione e affidato alla competenza della dottoressa Giuliana Malaguti “L’idea di questo libro è di diffondere più possibile nelle scuole dove gli insegnanti hanno un ulteriore mezzo per educare a questo valore. Saranno distribuite 4000 copie nelle scuole in cui già recuperiamo le eccedenze quali pane e frutta, che vengono nel giro di pochissime ore ridistribuite, grazie ai nostri volontari, alle famiglie bisognose. Ci sono 140 scuole coinvolte” continua dettagliatamente ad illustrare “e non dimentichiamo che l’Italia è l’unico paese europeo ad avere una legge che permette anche il recupero dei pasti cucinati. 185 volontari si occupano di 800 kg di frutta e 400 di pane. Dal 2009 recuperiamo anche dalla grande distribuzione e siamo attivi in diverse città quali: Tonno, Pavia, Varese, Como, Bolzano, Bologna, Firenze e Roma. Nel 2010 attraverso 124 strutture abbiamo donato 318.000 pasti pronti, 100 tonnellate di pane e prodotti da forno con 180 di frutta, Per un totale di 160.000 pasti”. Successivamente la parola è passata alla dottoressa Modena Modenini “Il contesto e l’attenzione verso i piccoli della scuola primaria è forte anche per il trasferimento agli adulti nelle famiglie di queste idee. Il cibo e un argomento forte c molto sentito anche in previsione dell'Expo 2015 (che ha per tema centrale l’alimentazione, ndr). Ci occupiamo del benessere della persona sia fisico che psicologico dei nostri ragazzi e la tematica del cibo va al di la della sola alimentazione. L’idea di questo libro è ottima sia per la storia sia per la guida istruttiva cosi completa. Dobbiamo avvicinare sempre di più i bambini e gli studenti agli altri e fare capire che l’abbondanza non è un valore e che nulla va sprecato”.

E’ ora la volta dell’autrice “scrivo per i bambini da tanti anni, ho collaborato con Topolino per tanti anni cercando di avere tematiche diverse, di introdurli con il loro linguaggio a temi diversi” si è introdotta Jeanne Perego “Sono arrivata a conoscere questa iniziativa di Siticibo quando durante un viaggio in aereo mi era capitato di leggere un articolo che ne parlava. La cosa mi aveva molto colpito e dopo poco incontrai una compagna di liceo a Como, per caso, che mi racconta che partecipava alla stessa iniziativa. Ho pensato che fosse destino, mi sono avvicinata a loro e mi sono proposta per quello che so fare: scrivere per i bambini. Essendo mamma molto del racconto” ha spiegato la scrittrice “arriva anche da quello che sento dai miei figli. La conferenza è terminata con una nostra domanda diretta a Monsignor lnzoli: “Questa grande invasione di affamati e disperati dal Nord Africa è un’emergenza notevole. In altri paesi non li fanno entrare, sparano se qualcuno si avvicina mentre noi italiani accogliamo. Vi siete posti questa domanda? Vi siete chiesti ora che facciamo?”

"lo posso solo rispondere per me, siamo tutti molto colpiti però da quello che succede. lo credo che una risposta affrettata sia sempre inadeguata. Mi è arrivata una richiesta come presidente dell'Associazione Fraternità, non come Banco Alimentare ma casualmente il presidente è la stessa persona, da pane di un’associazione umbra che mi chiedeva la disponibilità ad accogliere piccoli abbandonati dal Nord Africa mentre ad ora ancora non c’è questa richiesta. Prepararsi preventivamente per queste cose significa dare una risposta subito ed una risposta concreta. Siamo responsabili verso i più poveri e i più fragili. Innanzi tutto non mi nascondo, dico si. Non si possono sempre immaginare soluzioni ma non ci si deve nascondere quando ci sono delle richieste. Andiamo anche noi a Lampedusa a fare ancora più confusione? Credo che essere ancora più vicini nelle regioni in cui siamo attivi sia una buona risposta”.