Siticibo: lotta dura agli sprechi alimentari

 

Recupera alimenti freschi e cucinati eccedenti in mense aziendali, scolastiche e ospedaliere, nei ristoranti e negli hotel e da qualche anno anche della grande distribuzione organizzata: Siticibo è la prima applicazione della Legge detta del Buon Samaritano. Nato come programma della Fondazione Banco Alimentare, dal 2003 ad oggi ha recuperato dalla Ristorazione 2.247.600 porzioni di piatti pronti cucinati, tonnellate 715 di pane e tonnellate 806 di frutta. Giuliana Malaguti, responsabile approvvigionamenti della Fondazione Banco Alimentare Onlus, racconta che si può fare ancora di più.

1) Da quanto esiste Siticibo e di cosa si tratta?

Siticibo è un programma della Fondazione Banco Alimentare ONLUS, organizzazione che dal 1989 recupera eccedenze alimentari per ridistribuirle a strutture caritative che assistono persone bisognose in Italia. Siticibo è anche la prima applicazione della Legge 155/2003, detta del Buon Samaritano e ha per scopo il recupero di alimenti freschi e cucinati eccedenti nel canale della ristorazione organizzata (es. mense aziendali, ospedaliere, caserme, ristoranti, hotel, società di catering, esercizi al dettaglio, etc) e della Distribuzione Moderna Organizzata. E’ nato nel 2003 a Milano ed è oggi diffuso in tutta la Rete Banco Alimentare in Italia.

2) Che quantità di cibo trattate?

Dal 2003 a oggi Siticibo ha recuperato dalla Ristorazione 2.247.600 porzioni di piatti pronti cucinati, tonnellate 715 di pane e tonnellate 806 di frutta. Dopo Milano, che a Siticibo Ristorazione ha dato i natali, le città in cui si è sviluppato sono Torino, Pavia, Como, Monza, Provincia Di Varese, Bolzano, Trento, Merano, Bologna, Roma, Firenze, Salerno, e siamo in studio di fattibilità a Novara e in altre città.

3) A livello geografico ci sono zone più sensibili al problema?

Uno dei punti di forza del “modello” Siticibo è il suo elevato potenziale di replicabilità. E’ evidente però che nelle metropoli o nei grandi centri urbani le quantità di eccedenze recuperabili sono quantitativamente più significative e interessanti. Così come il numero di persone che chiedono aiuti alimentari è maggiore. Quindi, c’è un maggior interesse all’attivazione di Siticibo e i presupposti per la sua sostenibilità ed economicità nel tempo.

4) Nel 2009 è stato esteso anche alla DMO: con quali risultati? Cosa cambia?

Dal 2009 Siticibo è anche recupero di eccedenze fresche da 485 punti vendita della Distribuzione Moderna Organizzata, lo scorso 2012 abbiamo recuperato 2.500 tonnellate di alimenti che sono arrivate sulle tavole delle strutture caritative convenzionate con la Rete Banco Alimentare. La logistica dei recuperi è capillare e all’insegna della prossimità tra punti vendita e strutture beneficiarie che in molti casi ritirano gli alimenti direttamente per sé stesse. Banco Alimentare è garante del corretto svolgimento dei processi e si occupa di stringere accordi di collaborazione con le catene della DMO, di formare le strutture caritative e della parte amministrativa delle cessioni. [...]


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Fonte: www.ideegreen.it - di Marta Abbà