Siticibo. Natale, giù i consumi. Task Force per dare l'invenduto ai poveri
Corsa al carrello. Se queste Feste si sono caratterizzate per una minor propensione ai consumi extra e quindi per una minor spesa per regali, e beni non di prima necessità (abbigliamento, preziosi, profumeria, resiste in qualche modo l’elettronica), non si può dire altrettanto per la spesa alimentare.
Gli sconti. E a spingere i consumatori a spendere comunque per il cibo non è solo la tradizione. l.'aumento di piastre alimentari - Pordenone e interland ne sono un esempio - ha aumentato la concorrenza sui prezzi. Alimenti considerati tipici delle festività natalizie e in passato più cari proprio in questo periodo, quest'anno sono stati venduti a colpi di offerte. L’esempio più lampante è quello dei dolci natalizi: i panettoni industriali costano al chilo meno del pane e nei prossimi giorni sono destinati a scendere ancora di prezzo.
II recupero. Gran parte di quel che resta sulle tavole, però, non viene rimesso in circolo. Nonostante i poveri aumentino non si riescono ancora a rimettere in circolo le eccedenze. La generosità di chi dona non è venuta meno e ne è un esempio il Banco Alimentare che anche quest'anno, attraverso la colletta dell’ultimo sabato di novembre, è riuscito ad accumulare più scorte del passato. «ll problema – spiega Luciano Moro, referente del Banco Alimentare in provincia - e che, anche se siamo riusciti a raccogliere più donazioni del passato, le richieste di aiuto da parte delle associazioni sono aumentate e non riusciamo a star dietro alla domanda nonostante l'offerta cresca sempre. Ecco perché la sfida che si apre è quella di recuperare le eccedenze».
Siticibo. Una prima risposta il Banco Alimentare è riuscito a darla - in collaborazione con Comune, Provincia e Prefettura - attraverso il progetto Siticibo: otto supermercati distribuiscono alle associazioni caritative affiliate al Banco, le eccedenze di cibo fresco e secco vicino alla scadenza. «A gennaio aderiranno altri tre supermercati per cui arriveremo a 11, di cui due in provincia e uno in città» dice Moro.
Volontariato. Chi sembra resistere alla crisi, invece, è il volontariato. Tante le persone che anche quest'anno si sono avvicinate al Banco Alimentare per organizzare la colletta, ma anche quelle che operano in più associazioni e cercano di creare un legame tra più sodalizi. Un esempio viene dalla festa di Capodanno in piazza XX settembre organizzata dalla Pro Loco e sostenuta dal Comune. La pro ogni anno raccoglie offerte, durante la festa, per un’associazione di volontariato. Beneficiario di quest’anno sarà il Banco Alimentare.
Fonte: Martina Milia – Messaggero Veneto Giornale di Pordenone