Verallia e Banco Alimentare | Intervista a Marco Ravasi
Presentazione di Verallia, chi è, cosa fa, mission, storia, valori aziendali
In Verallia, il nostro scopo è ripensare il vetro per costruire un futuro sostenibile. Vogliamo ridefinire il modo in cui il vetro viene prodotto, riutilizzato e riciclato, per renderlo il materiale di imballaggio più sostenibile al mondo. Uniamo le forze con i nostri clienti, fornitori e altri partner in tutta la nostra catena del valore per sviluppare nuove soluzioni sane e sostenibili per tutti.
Con circa 10.000 dipendenti e 32 stabilimenti che producono packaging in vetro in 11 Paesi, siamo il leader europeo e il terzo produttore mondiale di imballaggi in vetro per bevande e prodotti alimentari e offriamo soluzioni innovative, personalizzate e rispettose dell'ambiente a più di 10.000 aziende in tutto il mondo. In Italia, il Gruppo può contare su 6 stabilimenti produttivi e sul lavoro appassionato di 1400 collaboratori.
Presentazione di Marco Ravasi, Amministratore Delegato Verallia Italia
L’ing. Marco Ravasi, Amministratore Delegato Verallia Italia, è una persona che crede così tanto nel vetro che ama definirsi l’highlander di questo settore. Infatti, nella sua lunga carriera all’interno del Gruppo Saint Gobain (di cui Verallia ha fatto parte sino al 2015) ha avuto modo di vivere In Italia e all’estero tutte le dimensioni di questo fantastico materiale: da quello piano per il building, passando per quello dedicato al settore automotive per arrivare - negli ultimi 7 anni - ai vasi e alle bottiglie per il food & beverage made in Italy.
In quale circostanza nasce l’incontro con Banco Alimentare?
La pandemia da Covid-19 ha provocato un impatto drammatico sulle condizioni socio-economiche delle fasce di popolazione più vulnerabili nel nostro Paese. Fin dai primi momenti Verallia ha voluto supportare il sistema Italia e ha messo in campo delle proprie azioni coinvolgendo alcuni clienti, donando ad associazioni presenti nei territori dove ha gli stabilimenti derrate alimentari e aiuti economici. Il desiderio di portare avanti nel tempo un impegno maggiormente strutturato e con un impatto maggiore ha condotto ad individuare in Banco Alimentare il partner ideale.
Perché Verallia ha scelto di sostenere Banco Alimentare?
La voglia di essere utili ai territori, restituendo alle comunità una parte di quel tanto che abbiamo ricevuto nel corso degli anni. Lo faremo ora cercando di eliminare gli sprechi alimentari, che è uno dei grandi temi che tutti dobbiamo affrontare, mitigando così le forti diseguaglianze sociali che affliggono la nostra società.
Quali sono i punti di connessione tra l’azienda Verallia e Banco Alimentare? Quali i valori aziendali che legano le due realtà?
Entrambe mettiamo al centro della nostra azione le persone e rispettiamo le loro diversità. Per quanto ci riguarda gli ottimi risultati che conseguiamo quotidianamente sono proprio dovuti all’impegno e alla dedizione delle nostre persone. Per questo sostenere il singolo in un momento di difficoltà è un obiettivo prioritario per noi.
Quali sono secondi voi i pilastri su cui costruire una partnership tra aziende (profit e non profit) che possa durare nel tempo?
È un domandone! Credo che alla base di tutto ci debba essere l’intelligenza di chi propone questo tipo di progettualità, nel senso che ogni partner deve avere la capacità e l’umiltà di calarsi nella realtà altrui per trovare quell’unità di valori ed intenti che permettono di realizzare delle partnership davvero trasformative.
Parlando di sostenibilità un valore molto attuale e rilevante, declinato sui 3 asset ambientale, sociale ed economico che priorità vi siete dati o vi darete?
Vedo l’asset ambientale quasi come un obbligo ormai, legato tra l’altro alla natura del nostro prodotto che è riciclabile infinite volte. In ogni caso ci siamo dati degli obiettivi sfidanti a livello di Gruppo e la riduzione di CO2 da qui al 2030 è fissata al 46%.
Per quanto riguarda l’asset sociale il fatto di essere inseriti in comuni medio piccoli ci aiuta a mantenere un ambiente a misura d’uomo, negli ultimi anni abbiamo intensificato attività volte a garantire spazi e ambiti di lavoro sempre più sicuri e inclusivi.
L’asset economico è imprescindibile per realizzare iniziative che raggiungano gli obiettivi qui menzionati e dal canto nostro siamo fortunati perché serviamo un settore, quello dell’agroalimentare italiano, che gode di ottima salute.
Guardando al futuro e le sfide che ci attendono, cosa vi aspettate da un’organizzazione come Banco Alimentare per poter stare al vostro fianco? Cosa suggerireste di poter fare insieme?
Per quanto ci riguarda vogliamo essere ancora più capillari e integrati coi nostri clienti, cercando di organizzare questa attività con Voi anche nel centro e sud Italia dove non abbiamo stabilimenti, ma possiamo lavorare in partnership coi nostri clienti e il supporto di Banco Alimentare. Per concludere, sono io a chiedere come Banco Alimentare vede la propria crescita. Buon lavoro!