Al Banco Alimentare la solidarietà non ha età
Oggi vi raccontiamo una bella storia di riscatto, quella del nostro volontario Tore, classe 1956. Agente di commercio fino al 2013, Tore è arrivato al Banco circa un anno e mezzo fa per scontare un piccolo reato, diventando nel corso del tempo uno dei nostri volontari più attivi e presenti.
Tra una preparazione dei carichi per le strutture e l’altra, mi dedica alcuni minuti per raccontarsi.
Gli chiedo cosa lo ha spinto a diventare un volontario:
‘’Con la messa alla prova mi è stata data un’opportunità e ho avuto modo di conoscere la realtà che vive quotidianamente il Banco Alimentare, prima di allora non pensavo che ci potessero essere così tante persone indigenti. Man mano che scontavo la pena mi sono affezionato alle persone: ho avuto come la percezione di essere entrato a far parte di una grande famiglia, un gruppo di persone molto socievole ed unito, e di conseguenza ho deciso di dare il mio contributo’’.
Parliamo della Colletta Alimentare, abbiamo visto che in questa ultima edizione hai portato tuo figlio, cosa pensi abbia imparato?
‘’Mio figlio è un ragazzo di 26 anni, laureato in Ingegneria Meccanica ed ufficiale macchine nelle navi da crociera, appena gli ho proposto di venire ad aiutarci per la Colletta Alimentare si è reso subito disponibile! Questo vuol dire che nonostante la sua giovane età e vista l’età media dei volontari al Banco, i lavori socialmente utili possono essere fatti da tutti, dedicando anche solo un po’ del nostro tempo per aiutare il prossimo”.
Qual’è il messaggio che vuoi dare alle giovani generazioni ora che conosci la nostra realtà?
‘’Per prima cosa è importante che i giovani imparino a rispettare loro stessi per poter rispettare gli altri, e rendersi disponibili qualche volta per i lavori socialmente utili. Talvolta quelle che sembrano solo due orette da dedicare a piccoli gesti di volontariato possono invece aiutare in maniera concreta tante persone meno fortunate e famiglie in difficoltà, oltre al fatto che spesso si vivono situazioni di così grande impatto emotivo che anche la propria persona ne trae insegnamento e beneficio.
Il mio tempo per l’intervista volge ormai al termine, ma testimonianze di grande ispirazione come quella di Tore ci rendono davvero orgogliosi ed emozionati del ruolo che il Banco Alimentare svolge con forza nel trasmettere il nostro messaggio di aiuto, sostegno e speranza ai più bisognosi.