Colletta Alimentare 2018 in Campania
«Se l’origine (di quello che facciamo) è una gratitudine infinita
che deborda dalla nostra persona, allora quello che facciamo
sarà apparentemente lo stesso, ma il significato – la densità –
che porterà con sé sarà totalmente diverso».
Don Julián Carrón
Con questa gratitudine debordante sentiamo di dire a ciascuno di voi: GRAZIE.
Questa gratitudine è la nostra ricchezza.
Perché, come abbiamo ripetuto in questi giorni, chi dona non si impoverisce mai.
Una gratitudine che non è frutto dell’esito positivo ed inaspettato di quanto abbiamo raccolto. Abbiamo superato le 300 tonnellate in Campania. Un risultato inseguito da tempo e finalmente quest’anno raggiunto. Ma una gratitudine frutto dello spettacolo che abbiamo visto davanti ai nostri occhi.
Grazie a tutti coloro che hanno detto il loro si a questa grande proposta. A chi c’è stato con semplicità, con il cuore. Grazie a quelli che hanno donato tempo, forza, passione, energia. Grazie a chi ha deciso di condividere anche il poco che aveva. Perché anche il poco può sempre essere condiviso. Grazie a chi ha chiesto e ha sorriso di fronte a un rifiuto. A chi ha riempito e spostato scatoloni. A chi ha scaricato camion fino a tarda notte. A questo popolo vivo. Un popolo dei piccoli gesti. Dalla grande speranza. Migliaia e migliaia di persone. Persone. Non numeri. Ciascuna con il suo volto e con la sua storia. E questo è davvero il tempo della persona.
«Quando infatti la morsa di una società avversa si stringe attorno a noi fino a minacciare la vivacità di una nostra espressione e quando una egemonia culturale e sociale tende a penetrare il cuore, aizzando le già naturali incertezze, allora è venuto il tempo della persona». Don Luigi Giussani