COME SI FA A VIVERE? LA GIORNATA DELLA COLLETTA ALIMENTARE PUÒ ESSERE UNA RISPOSTA A QUESTA DOMANDA
Venerdì 22 novembre alle ore 21,00 presso il Centro Mater Gratiae di Montemorcino a Perugia si è svolta la presentazione della XVII edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare (GNCA) che si svolgerà sabato 30 novembre prossimo in tutta Italia. È intervenuto il dott. Federico Bassi, responsabile nazionale della Colletta Alimentare. Ecco alcuni appunti del suo intervento non rivisti dall’autore:
“Come si fa a vivere in una realtà così? Gli ultimi dati ISTAT ci dicono che i poveri in Italia sono 5 milioni. Quelli che noi abbiamo aiutato come Banco lo scorso anno sono 1 milione 800 mila. Un’assoluta sproporzione! Come si fa a vivere in una realtà così? Siamo arrivati al dicembre del 2013 e da gennaio finiranno gli aiuti CEE. E tutto ciò solo per un problema politico. Come faremo? Come faranno?
Ho fatto ieri sera un incontro a Pescara e c'era una suora che segue un Centro di accoglienza. Ci ha raccontato che nel suo Centro c'è una bambina che è stata loro affidata perché ha i genitori tossicodipendenti. Questa bambina aveva sviluppato un tale atteggiamento davanti alla realtà per cui era impassibile a tutto. Non rideva, non parlava, non piangeva. Dopo un certo tempo del suo soggiorno nel Centro un giorno l'hanno sentita piangere. Per loro è stato un miracolo! E la suora ha finito il suo intervento dicendo che se non c'erano gli aiuti del Banco quella bambina non avrebbe potuto vivere quel miracolo.
Pensate a cosa succederà e tutto per un problema politico. Quando si pensa a queste cose viene da chiedersi veramente come si fa a vivere, non come un problema astratto, ma come un problema da guardare in faccia.
Una signora ha raccontato: “Sono venuta alla Colletta per avere un attimo di felicità. Mio marito ha perso il lavoro. Io sto perdendo il lavoro… Stiamo vivendo come famiglia una situazione difficile. Venire alla Colletta è per me un momento in cui posso essere felice”. Io le ho risposto: “ Scusi, signora, ma quello che lei dice non sta in piedi. Se è così come dice lei ha perso due ore che poteva usare per cercare lavoro. Se la Colletta è un momento isolato, di evasione dalla realtà incasinata di tutti i giorni, non serve a niente”.
La Colletta, invece, può essere un modo per far esperienza della riposta a come si fa a vivere.
Un signore, il signor Giuseppe della provincia di Potenza, per venire a un incontro per la presentazione della colletta si fa 30 km a piedi. Perché? Perché non era contento del rapporto con la moglie che, dopo 45 anni di matrimonio, non aveva più niente della bellezza dell’inizio, si riduceva a cena a parlare male dei politici, poi la TV e poi a letto. I suoi amici ai quali aveva confidato il suo disagio, gli dicevano: “Tu ti fai tante domande perché hai tanto tempo libero. Un ragazzino si fa queste domande, ma non uno che ha 45 anni di matrimonio sulle spalle”. Queste risposte non lo convincevano e continuava a cercare. A Potenza incontra quelli del Banco di Solidarietà e si mette con loro a lavorare, cominciando a vedere un modo nuovo di stare davanti alle cose e, quando è tornato, ha incontrato di nuovo sua moglie e le ha chiesto dopo 45 anni: “Come stai?” Quelli del paese lo hanno visto cambiato, con una faccia diversa, e gli hanno chiesto: “Ma cosa ti è successo?” Quest'anno anche i suoi amici vogliono partecipare alla Colletta. Hanno fatto gli equipaggi con le macchine che vanno a Potenza nei supermercati che lo scorso anno erano 20 e quest'anno sono 30 in più.
Raccoglieranno più cibo? Certamente! Ma qual è l'origine? È un volto cambiato! Una persona cambiata.
Partecipando a un gesto di gratuità come la Colletta uno è più contento! Perché? Perché è più vicino alla natura di quello che siamo. Perché siamo dati, siamo regalati, non c'è nulla che ci è dovuto. Ogni cosa è un regalo! Quindi per questo la gratuità della Colletta è una possibilità di risposta a come si fa a vivere.
Ed è anche risposta all'altra domanda che è cosa stiamo a fare al mondo?
Non deve essere una bella parentesi in una vita incasinata! Può essere un inizio di risposta a come vivere dentro la realtà. L'unica condizione è partire dal tuo desiderio, dal tuo bisogno perché se non ci sei tu, non avviene. Se ci siamo noi e ci interessa che quell'evento possa cambiare noi stessi allora qualcosa accade.
Nella società di oggi a tutti i livelli uno pensa solo a salvare se stesso. Nella società, nel lavoro, nella politica. Nelle cose più vere, invece, noi ci comportiamo con gratuità. Ma poi quando vai a fare il politico non è più così. Se c'è un tuo collega che sta male..... Nelle aziende la logica è mors tua vita mea, ma non funziona! Una logica così non funziona, fa acqua da tutte le parti.
Alla Colletta partecipano tutti detenuti, assassini, ragazzi, adulti, anziani.....
Il Papa ha citato ultimamente Zaccheo. Un mafioso. Gesù non ha guardato quelli in prima fila, ma ha guardato il mafioso, il criminale! E Zaccheo non si è fermato sui suoi problemi. È corso a preparare la casa!
La Colletta è lo stesso metodo. Occorre la semplicità di non stare a guardarsi l'ombelico. Zaccheo è andato a preparare la casa! Cioè ha risposto a cosa siamo al mondo a fare.
Voglio finire con una frase: la grandezza di una persona la si vede dal tempo libero, perché il tempo libero fa vedere che personauno è. Il fatto che voi siete qui dice tanto!”.
Il Presidente Valter Venturi ha dato lettura delle “dieci righe” che richiamano la motivazione del gesto di quest’anno:
«La vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera […]. Il consumismo ci ha indotti ad abituarci al superfluo e allo spreco quotidiano di cibo, al quale talvolta non siamo più in grado di dare il giusto valore, che va ben al di là dei meri parametri economici. […] Invito tutti a riflettere sul problema della perdita e dello spreco del cibo per individuare vie e modi che, affrontando seriamente tale problematica, siano veicolo di solidarietà e di condivisione con i più bisognosi. […] Quando il cibo viene condiviso in modo equo, con solidarietà, nessuno è privo del necessario, ogni comunità può andare incontro ai bisogni dei più poveri».
(Papa Francesco, Udienza Generale del 5 giugno 2013)
Venturi ha poi proseguito:
“Non si può non partire se non da questo, da questo desiderio di far vivere a tutti questo gesto della Colletta, perché, come diceva Bassi, è un gesto di gratuità per tutti. È per i ragazzi delle medie, delle elementari, è per gli Universitari, è per gli adulti, è per i pensionati. Da anni i pensionati della Perugina lavorano con tenacia e dedizione al Banco ed è uno spettacolo vederli. Non si può un gesto così guardarlo solo per una giornata... La Colletta quest'anno assume un valore aggiunto non solo per la gratuità del gesto, ma anche per il bisogno visto che da gennaio mancheranno gli aiuti CEE.
L’anno scorso abbiamo raccolto 155 tonnellate di cibo. Quest'anno vogliamo fare di più.
Occorre mettere i manifesti, nei supermercati e nelle chiese per dare a più gente possibile l’occasione di vivere questo gesto.
L'attività della Colletta è abbastanza pesante. Vi chiedo uno sforzo grande. All'Open Day del 12 ottobre davamo dei dati: quest’anno in Umbria abbiamo aiutato 34.000 persone dando loro 30 kg di prodotti a testa. Il prossimo anno, senza gli aiuti CEE ne daremo 15 kg. Questa Colletta è l'inizio di questa nuova era senza aiuti CEE ed è un banco di prova per noi. Questo non significa che il prossimo anno non si possano fare più collette per recuperare più cibo.
Voglio ricordare anche l’iniziativa dell’SMS solidale. Una delle voci che più incide sul nostro bilancio è il trasporto. Il Banco Alimentare dell’Umbria è spesso aiutato dalle eccedenze di altri Banchi come quello della Lombardia e quello dell’Emilia Romagna e i trasporti di queste eccedenze hanno un costo. Dal 18 novembre fino al 5 dicembre, al costo di un euro, si può inviare un SMS al numero 45599 contribuendo a queste spese.
Un’ultima cosa: all’Open Day avevamo detto di arrivare a 260 punti vendita in Umbria implicati nella Giornata della Colletta Alimentare a partire dai 226 dello scorso anno. Siamo arrivati a 260 punti vendita!”