La cura del prodotto. Un processo cruciale

Un processo cruciale all’interno del lavoro del Banco Alimentare del Veneto riguarda il controllo delle date di scadenza degli alimenti che arrivano nei magazzini, una pratica essenziale per assicurare che il cibo distribuito sia sicuro e di qualità.

Ne abbiamo parlato con il responsabile del magazzino di Verona, Fabio Castellani: 

“Quando i prodotti arrivano al Banco Alimentare», spiega Fabio, «il primo passo è la registrazione di una scheda nell’ambito del sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points). Oltre a verificare la tipologia di prodotto, controlliamo che siano integri e verifichiamo la data di scadenza. Successivamente, attribuiamo una data di utilizzo ai prodotti”.

La maggior parte degli alimenti che transitano nel Banco non ha ancora superato la data di scadenza. Spesso si tratta di prodotti con il Termine Minimo di Conservazione (TMC), che possono essere consumati preferibilmente entro una certa data. Ma la scadenza non coincide con l’inutilizzabilità immediata del cibo.

“Per garantire la sicurezza, quando ci avviciniamo al TMC forniamo ai partner territoriali una guida pratica, realizzata dal Banco Alimentare in collaborazione con la Caritas e altri enti, dove vengono indicati i tempi entro i quali un prodotto può essere consumato in sicurezza, anche oltre la data indicata, purché non ci siano evidenti segni di deterioramento come muffa o rigonfiamenti”,  aggiunge Fabio. 

Questo passaggio è fondamentale per sensibilizzare i destinatari sui criteri di sicurezza e per promuovere un consumo consapevole e responsabile.

Un altro aspetto rilevante è il contributo di alcuni partner e fornitori che, in casi specifici, forniscono proroghe per il consumo dei prodotti.

“Gli uffici qualità dei nostri partner ci informano spesso che alcuni lotti di prodotto possono essere consumati anche fino a 30 giorni dopo il TMC, ovviamente rispettando le condizioni di conservazione”, continua il responsabile del magazzino di via Torricelli a Verona. 

“Questo ci permette di evitare sprechi inutili, soprattutto per alimenti secchi o pastorizzati, garantendo comunque la sicurezza alimentare”.

Tuttavia, non sempre è facile far comprendere questi concetti ai partner sul territorio. «Capita di dover sensibilizzare alcune associazioni che, per mancanza di cultura alimentare, tendono a gettare via prodotti ancora sicuri solo perché hanno superato di qualche giorno il TMC. È un peccato, soprattutto se pensiamo a biscotti secchi o alimenti confezionati che potrebbero essere tranquillamente consumati». 

Il lavoro del Banco Alimentare del Veneto è comunque svolto sempre con un margine di sicurezza, assicurando ci sia sempre un tempo congruo prima che gli alimenti siano distribuiti e consumati. Tuttavia, in casi di prodotti freschi, come yogurt o frutta, non esistono proroghe: questi devono essere consumati entro i termini stabiliti per evitare rischi.

L’impegno quotidiano non è solo distribuire cibo, ma anche educare le persone a consumarlo in modo sicuro e senza sprechi, dimostrando che, con una corretta gestione, il cibo può essere “buono” e  “sicuro” anche oltre la data stampata sulla confezione.