La storia di Michele
C’è un anno che segna il prima e il dopo. È facile pensare che quell’anno sia proprio il 2020, l’anno della pandemia, l’anno della crisi sanitaria ma anche umana, nel quale abbiamo dovuto reinventarci. Reinventarci perché alle diverse sfumature di crisi se n’è aggiunta una tra le più dure: la perdita del lavoro.
Michele, 47 anni, catanese e un passato da ragioniere e amministratore di condominio. Poi, appunto, il Covid e la crisi. L’Italia che si ferma, l’economia in ginocchio e lui che deve trovare una soluzione per andare avanti. Un figlio piccolo e una mamma con disabilità che necessita di assistenza domiciliare. Proprio in questo periodo, incontra l’associazione convenzionata con noi, Educare Oggi, che lo aiuta ad avere cibo, ma anche prodotti per la madre.
Il tempo scorre così tra la ricerca di lavoro e la gratitudine nei confronti dell’associazione. Il passo decisivo arriva qualche anno dopo: è il 2023 quando iniziamo a progettare un percorso di formazione - prima di sperimentazione e oggi ben consolidato - per accompagnare le persone senza lavoro a diventare addetti alla logistica. “Formazione per una Buona Azione”, questo il progetto a cui partecipa Michele, costruito insieme a Randstad.
Continuare a studiare a 47 anni? È un dono, dice Michele. Perché gli dà la grande opportunità di imparare e aprire di nuovo la finestra verso il futuro. Le settimane al magazzino di Banco Alimentare della Sicilia sono intense, si impara sul campo, si tocca con mano cosa vuol dire movimentare chili immensi di cibo per una giusta causa.
Oggi Michele ha un lavoro. Lavora come magazziniere in un’azienda catanese. L’associazione Educare Oggi è sempre presente per aiutarlo nella gestione dei prodotti che servono per l’assistenza alla madre.
Michele non dimentica il bene. Grazie, è la parola che più pronuncia quando al telefono racconta le sue giornate alle volontarie dell’associazione.
«Grazie per avermi dato dignità, grazie a voi che donate dignità alle persone e alla vita».