Legge anti-spreco: Italia batte Francia
In Italia, una legge per incentivare e semplificare il processo di donazione di alimenti e limitare gli sprechi, è stata presentata lo scorso 29 aprile 2015 alla Camera dei Deputati.
Ce ne parla Maria Chiara Gadda, deputata PD per la provincia di Varese, promotrice insieme a Massimo Fiorio del provvedimento.
On. Gadda, da dove nasce la sua sensibilità al tema dello spreco delle risorse?
C’è troppo spreco, questa situazione costa troppo in termini sociali e ambientali. Il paradosso che esiste tra povertà e spreco non è qualcosa di ineluttabile a cui ci dobbiamo rassegnare. Expo 2015 ha avuto il merito di dare visibilità e fare maturare un dibattito che da anni interroga le coscienze. Spetta alla politica mettersi all’ascolto e assumere una responsabilità nei confronti della collettività attraverso le scelte.
Per la stesura di questo importante provvedimento c’è stato un confronto con gli attori del mondo non-profit e enti locali che operano già nel contenimento degli sprechi in Italia?
Questi mesi sono stati entusiasmanti, ho imparato molto e la proposta è frutto di un confronto continuo, franco e concreto con chi ogni giorno è impegnato su questo fronte.
Quali gli aspetti salienti al centro di questo provvedimento dal punto di vista dell’offerta e da quello della domanda?
Il dono è uno dei modi con cui si risponde ad un bisogno sociale. La legge sarà uno strumento concreto per incentivare e semplificare il percorso della donazione a fini di solidarietà sociale non solo di generi alimentari. Vogliamo togliere burocrazia ridondante e razionalizzare una normativa complessa che riguarda fiscalità, regole igienico sanitarie e tanti adempimenti.
Dalla presentazione ad oggi il bilancio dei riscontri ricevuti è positivo?
Le numerose audizioni svolte in Parlamento ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta.
E l’iter rimanente perché diventi Legge?
Il testo base è stato adottato all’unanimità dai gruppi politici a dicembre, è iniziata la fase di votazione degli emendamenti in commissione Affari Sociali. L’obiettivo è di votare la legge alla Camera a marzo e poi chiedere al Senato di approvarla in tempi rapidi in modo da avere una legge entro l’anno.
Si può dire che è una evoluzione naturale della Legge 155-2003 detta “del Buon Samaritano” che nel 2003 fu promossa da Banco Alimentare e Cecilia Canepa?
La nuova proposta raccoglie il testimone di una legge innovativa come quella del Buon Samaritano, che ha consentito in questi anni di essere all’avanguardia in Europa. Li ringrazio per averci creduto allora e per avere raccolto questa sfida oggi.
Occorre fare chiarezza, invece, sulle proposte di legge francesi di recente portate erroneamente ad esempio da adottare dai media italiani e esteri. Sulla proposta di legge contro lo spreco alimentare, presentata il 15 settembre 2015 da alcuni deputati francesi, abbiamo chiesto un parere a Jacques Bailet, presidente della Federazione Francese dei Banchi Alimentari. La Federazione opera sul territorio dal 1984 e, l'anno scorso, ha distribuito 100.500 tonnellate di prodotti alimentari a 5.300 associazioni caritative che assistono circa 1.850.000 di poveri in Francia.
Secondo lei quali sono gli aspetti positivi di questa proposta di legge?
Il lavoro svolto in occasione della proposta di legge ha permesso a tutte le parti interessate di trovare delle modalità per lavorare ancora meglio insieme. Riconoscendo la priorità del consumo umano, la proposta di legge ricorda il ruolo significativo che l’alimentazione ricopre nel nostro paese. La distruzione non può più essere l'unica soluzione.
E quelli negativi?
La futura legge chiederà a tutti i supermercati di firmare un accordo di donazione con un'associazione, in particolare i Banchi Alimentari: è un peccato che si concentri solo sui supermercati, che nel 2014 hanno già donato 34.000 tonnellate di prodotti. Inoltre, recuperare prodotti alimentari richiede dotazioni idonee per il rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza degli alimenti e questa proposta di legge non prevede nessun finanziamento adeguato che possa sostenere i futuri sforzi che verranno richiesti ai Banchi Alimentari.
Non è una contraddizione obbligare a donare?
Bisognerà lavorare per rafforzare la relazione supermercato/Banco Alimentare, che rientra nell'ambito del partenariato, e questo anche se ci sarà l'obbligo di un accordo. Infatti, l'organizzazione delle donazioni di alimenti funziona meglio quando entrambi gli interlocutori, supermercato e associazione, sono convinti dell'interesse a lavorare insieme contro la povertà e lo spreco alimentare.
È possibile prevedere quando sarà approvata e attuata in Francia?
Attualmente la proposta di legge francese contro lo spreco alimentare sta giungendo al termine dei lavori parlamentari. Sarà votata definitivamente a breve. Possiamo prevederne l'attuazione definitiva entro l'estate 2016.
Francia, per saperne di più Maggio 2015 - L’Assemblea Nazionale vota un Disegno di legge sulla transizione energetica per la crescita verde, in cui un articolo prevede misure contro lo spreco alimentare e sanzioni per i comportamenti scorretti della GDO. Tale articolo è stato rimosso perché ritenuto anticostituzionale. 15 settembre 2015 - Alcuni deputati hanno presentato una nuova proposta di legge sulla lotta contro lo spreco alimentare, che sottolinea la priorità della ridistribuzione per il consumo umano e l'obbligo per i supermercati di oltre 400mq di stipulare un accordo di donazione dei prodotti alimentari invenduti a una o più associazioni. |